AOU SASSARI - Alghero, tre giorni tra AI e medicina clinica

Sassari 27 maggio 2025 - Per tre giorni si sono confrontati su risultati clinici e tecnologie emergenti, tracciando il profilo di una pratica medica sempre più guidata dai dati e assistita dall'intelligenza artificiale. Ma con attenzione alla responsabilità del clinico nel “nutrire” correttamente l’algoritmo: senza dati precisi, l’IA non può restituire indicazioni affidabili. «L’algoritmo integra l’esperienza clinica, rendendo più sicuri i protocolli e la scelta terapeutica. Ma l’intelligenza artificiale non potrà mai sostituire l’uomo, la mente umana, ma grazie alla sua velocità di calcolo possiamo ridurre gli errori e migliorare la qualità delle diagnosi». Parole del professor Giampiero Capobianco, direttore della Clinica di Ginecologia e Ostetricia dell'Aou di Sassari che, assieme al dottor Mario Farina, direttore della dalla Divisione di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale civile di Alghero (Asl Sassari), ha organizzato il congresso “Intelligenza Artificiale in Ginecologia e Ostetricia” che dal 25 al 27 maggio ha catalizzato l'attenzione del mondo medico e scientifico all’Hotel Catalunya di Alghero. L'evento, che si inseriva all'interno della ventiduesima edizione delle Giornate algheresi di Ginecologia e Ostetricia, ha permesso a oltre 150 relatori provenienti da tutta Italia e dall’estero di confrontarsi su un ampio spettro di temi, dalla chirurgia robotica alla medicina perinatale, fino alla procreazione medicalmente assistita e alla uroginecologia, con un taglio pratico, clinico e multidisciplinare. «In questi tre giorni abbiamo cercato di dare una fotografia aggiornata di come l’intelligenza artificiale stia entrando in punta di piedi, ma in modo efficace, in tutte le nostre sottospecialità – ha spiegato il professor Capobianco –. Non sostituisce l’esperienza del medico, ma la affianca, migliorando precisione, sicurezza e capacità decisionale». Si è parlato di chirurgia mininvasiva per i tumori ginecologici, resa oggi più sicura e meno traumatica dalla tecnologia robotica. Il centro di Sassari, in particolare, ha presentato l’esperienza della chirurgia robotica single port, che consente di operare attraverso un’unica incisione di appena 23 mm. Risultato: minore perdita ematica, degenze più brevi, recupero più rapido. Ampio spazio anche alla medicina perinatale, grazie all’uso di apparecchiature ecografiche ad alta risoluzione potenziate da algoritmi di AI, che rendono le diagnosi prenatali sempre più tempestive. «La tecnologia non può sostituire il ragionamento clinico, ma può diventare uno strumento straordinario se guidato correttamente – ha aggiunto Capobianco –. È nostro compito insegnare all’intelligenza artificiale a fare bene ciò che noi, con esperienza, sappiamo già fare». Grande attenzione anche al tema della procreazione medicalmente assistita con la presentazione dell’utilizzo dell’embrioscopio intelligente presso l’Aou di Sassari, capace di selezionare gli embrioni con maggiori probabilità di impianto. Uno strumento basato su algoritmi di machine learning che migliora l’efficacia del trattamento e apre nuove prospettive per le coppie con problemi di fertilità. «Questo congresso ha voluto offrire uno spazio condiviso, dove professionisti di diversa formazione potessero confrontarsi sui vantaggi e sui limiti di strumenti sempre più presenti nella pratica quotidiana – ha dichiarato il dottor Farina –. La medicina digitale non è un traguardo, è un percorso: e come ogni percorso, ha bisogno di visione e consapevolezza». «Abbiamo messo in luce le potenzialità dell’AI in ginecologia e ostetricia, ma anche la necessità di mantenere il controllo umano sulle decisioni cliniche – ha proseguito Farina –. La responsabilità resta saldamente nelle mani del medico, e questo è un principio che non deve mai cambiare». A conclusione dell’evento, si è rinnovato l’impegno a fare delle Giornate algheresi un appuntamento annuale sempre più orientato all’innovazione responsabile, capace di unire sapere scientifico, esperienza clinica e progresso tecnologico nel rispetto della persona e della sua salute.

Salute

Un nuovo farmaco per pazienti affetti da mieloma multiplo
I pazienti affetti da mieloma multiplo avranno finalmente a disposizione un nuovo farmaco che migliora la gestione della patologia e la qualità della loro vita. L'Aifa ha dato il suo ok alla rimborsabilità di elranatamab, un anticorpo monoclonale bispecifico che attacca e distrugge le plasmacellule degenerate che si trovano nel midollo osseo, le pr...

Ospedale di Lanusei, in Medicina aperti due nuovi ambulatori neurologici
  Attivi un servizio per i disturbi del movimento e un altro dedicato ai pazienti con disturbi cognitivi e demenze. Lanusei, 20 giugno 2025 – Aperti due nuovi ambulatori neurologici nel reparto di Medicina dell’ospedale N.S. della Mercede di Lanusei. Dai giorni scorsi sono attivi un ambulatorio per i Disturbi del movimento (rivolto alla...

Le malattie rare non hanno età: garantire equità e cure   anche agli anziani
In Italia sono più di 6mila le malattie rare finora identificate, con una popolazione colpita che si stima tra i 2 e i 3,5 milioni di persone. Un fenomeno che continua a rappresentare una delle sfide più complesse per il Servizio sanitario nazionale. Negli ultimi anni sono stati compiuti importanti progressi sotto il profilo normativo, scientifico ...

In Italia oltre 500mila persone convivono con un   tumore del sangue
Roma. In Italia sono più di 500mila le persone che convivono con una neoplasia del sangue. Ogni anno si aggiungono circa 30mila nuove diagnosi, un dato che fotografa una condizione in costante evoluzione. I numeri parlano chiaro e raccontano una realtà in cui la Ricerca scientifica ha radicalmente cambiato il panorama delle cure: le possibilità di ...