SASSARI – Se la Stidda non lo avesse fermato, Rosario Livatino oggi sarebbe un uomo prossimo alla pensione. Lo immagina così il magistrato e scrittore Gianni Caria nel suo ultimo atto unico, “Rosario va in pensione” (Il Maestrale), che sarà presentato giovedì 19 giugno alle 19 all’Ex-Ma.Ter di Sassari, nell’ambito del festival letterario Éntula, organizzato da Lìberos. Con Caria dialogherà Paolo Ardovino, con gli interventi di Sante Maurizi e Daniela Cossiga.
Il protagonista del libro è Rosario Livatino, magistrato ucciso nel 1990 in un agguato mafioso a opera della Stidda. Divenuto beato nel 2021 per volere di papa Francesco, Livatino è ricordato come il “giudice ragazzino”, definizione che lo ha seguito nel tempo, nata da una frase infelice dell’allora presidente Cossiga. Ma Caria, che prestava servizio ad Agrigento proprio negli anni della tragedia, lo immagina vivo, sopravvissuto all’attentato, trasferitosi a Roma, sposato, ormai anziano e in procinto di ritirarsi dal servizio. Da questa finzione narrativa prende forma un’opera profonda, riflessiva, densa di interrogativi morali.
Nel testo si incrociano temi universali: l’eroismo e la sua autenticità, il coraggio e la credibilità, la santità e le sue ombre, il pentimento sincero e quello interessato, la giovinezza sfumata, la malinconia dei genitori perduti, e sopra ogni cosa, l’ingiustizia di non aver potuto conoscere l’amore. Un’opera che è insieme omaggio e provocazione, memoria e invenzione, dove la figura del giudice non è celebrata ma esplorata nei suoi limiti umani.
Il volume si arricchisce con un monologo interpretato da Giulio Scarpati nell’agosto 2024, durante la rassegna Pensieri e parole all’Asinara. Un ponte ideale tra teatro e giustizia, tra la storia vera e quella che avrebbe potuto essere.
Gianni Caria, sassarese classe 1960, è Sostituto Procuratore della Repubblica a Sassari. Autore di romanzi e racconti, ha già firmato per Il Maestrale Sabbie (2023) e La badante di Bucarest, vincitore del Premio Giovani Lettori - Memorial Gaia di Manici Proietti.
L’incontro è realizzato con il patrocinio del Comune di Sassari e la collaborazione di Accademia di Belle Arti Mario Sironi, libreria Koinè Ubik, Centri odontoiatrici Massaiu, Florgarden e Zarcle, con il contributo della Regione Sardegna e della Fondazione di Sardegna.