Ritorna il festival internazionale di danza contemporanea Logos Cortoindanza diretta da Simonetta Pusceddu. Da giugno a dicembre in arrivo un’equipe di oltre cinquanta artisti in mobilità per l’Europa, 25 spettacoli di danza, arte performativa, arte circense, teatro e musica, che si snoderanno in 10 affascinanti luoghi della memoria tra Cagliari, Ossi (SS), Siniscola, Carloforte e negli splendidi parchi di ulivi millenari di S’Ortu Mannu a Villamassargia e Villacidro.
I LUOGHI: CAGLIARI
Teatro Massimo; Spazio teatrale Inout; T.off Officina delle arti sceniche;
Casa Saddi; Parco Padiglione Nervi
CIRCUITAZIONE
Parco delle arti di Molineddu | Ossi
Parco Naturalistico S’Ortu Mannu | Villamassargia
Chiesa di San Sisinnio | Villacidro
Biblioteca ex Casello del Genio Civile | Siniscola
Parco del generale | Carloforte
***
Il 30 giugno prende il via, nello spazio teatrale T.Off di Cagliari, la XV edizione, il cuore della rassegna con il festival Cortoindanza e i sette progetti selezionati dalla commissione artistica tra centinaia di proposte giunte da tutto il mondo: Amelia (Italia), di e con Priscilla Pizziol e Edoardo Sgambato; Figura (Italia), di e con Sara Angius; Right Back (Italia), di Sabrina Rigoni, danza Diletta Antolini; The Other (Svizzera), di Luca Signoretti, con Elina Kim e Sarafina Beck; Un uomo una pietra (Messico), di Denise Aimar, Andrés Aguirre Fernández, interprete Andrés Aguirre Fernández; Negabscence (Italia), di e con Arianna Berton; Albatros (Argentina), di Pablo Ezequiel Rizzo, interpreti Pablo Ezequiel Rizzo e Alessandra Cozzi
Danza come espressione profonda del corpo e dell’anima, tra circo, acrobazie, arte visiva, manipolazione di oggetti, musica, per indagare il senso dell’esistenza, le nostre fragilità, i dubbi tra luce e oscurità, per superare i confini identitari e stimolare un arricchimento basato sui linguaggi contemporanei dell’arte, sulla creatività, le differenze, il pluralismo e l’interscambio tra i giovani artisti di tutto il mondo.
Da giugno a dicembre ritorna il festival internazionale di danza contemporanea “Cortoindanza Logos - Un ponte verso l’Europa” organizzata dall’associazione culturale Tersicorea, diretta da Simonetta Pusceddu. Oltre 20 giornate e 25 spettacoli che si articoleranno per sette mesi, un’equipe di oltre cinquanta artisti in mobilità per l’Europa, e arte performativa: danza, teatro, videoArt, fotografia, luce, sperimentati e trascritti attraverso i linguaggi dell’arte e, l’atteso appuntamento con Cortoindanza, dedicato alle coreografie brevi della giovane danza d’autore.
I LUOGHI
Per la quindicesima edizione la Tersicorea, che dal 1989 si distingue per le sue forti connotazioni didattico-formative e per l’impegno e la diffusione di una pedagogia della danza e del teatro rivolta al sostegno dei giovani artisti in dialogo con le realtà del territorio internazionale ed extra europeo, porta un programma molto nutrito stavolta tra dieci affascinanti luoghi della memoria storica e industriale dal sud al nord della Sardegna che si snodano tra Cagliari (Teatro Massimo; Spazio teatrale Inout; T.off Officina delle arti sceniche; Casa Saddi; Parco Padiglione Nervi); Ossi (SS), Parco delle arti di Molineddu; Villamassargia, Parco Naturalistico S’Ortu Mannu; Villacidro, Chiesa di San Sisinnio; Siniscola, Biblioteca ex Casello del Genio Civile; Carloforte, Parco del Generale.
L’importanza della dimensione storica dei luoghi per “Cortoindanza Logos”, intesa come spazi non convenzionali in cui mettere in campo esperienze di scambio, confronto, incontro, individuali e collettive tra i giovani artisti del mondo, trova il suo baricentro nella valorizzazione dell’ambiente, del luogo che racconta e si racconta, e che in uno stretto dialogo tra i protagonisti della danza d’autore e i differenti linguaggi artistici propone una inedita dimensione culturale, ogni volta diversa.
“La sostenibilità è un concetto etico, sorretto da forti valori e principi di chi vuole investire nel lungo periodo attraverso processi di valorizzazione della cultura. Il festival Cortoindanza Logos si colloca nel contesto di una “buona politica del fare culturale-sociale", secondo il principio del decentramento della cultura, per la condivisione e valorizzazione del patrimonio culturale comune europeo in sinergia con la creatività contemporanea dei giovani artisti identificati e ospitati in questi percorsi innovativi/identitari - spiega Simonetta Pusceddu - Gli elementi fondanti del festival si sviluppano all'interno di tre fasi essenziali finalizzate a innescare un percorso virtuoso di sviluppo economico-culturale-sociale, attraverso la creazione di opportunità e occasioni culturali, per la costruzione di un capitale sociale inteso come “ricchezza collettiva”, benefici che hanno una forte ricaduta in ambito artistico educativo e formativo”.