Mario Guerrini, storico cronista RAI, analizza il fenomeno del banditismo. Ne vien fuori una panoramica esaustiva e con dovizia nel particolare.

  Un tema scottante quello del banditismo. Enfatizzato dall’ultima rapina vicino Livorno. Ed è stato forse per questo motivo che la Procura di Firenze, temendo incidenti o ritorsioni, ha voluto vietare la trasferta dei tifosi sardi in quel di Empoli per assistere alla gara fra la formazione locale ed il Cagliari. Il tutto è rientrato poichè il TAR della Toscana ha ritirato il divieto. Per parlare di banditismo si è svolta a Su Planu, provincia di Selargius, ma che di fatto è nell’asse mediano di Cagliari, una serata all’insegna anche delle rievocazioni. Mario Guerrini, da ex giornalista preparatissimo in materia e che ha vissuto i vari momenti storici, ha voluto narrare alcune curiosità finora poco note con la solita arguzia e dovizia nel particolare. Mario Guerrini è lo storico che a lungo si è occupato dei fenomeni di criminalità in Sardegna e segnatamente ai sequestri a scopo di estorsione. Dopo il suo primo libro (“l’Anonima Sequestri”) è tornato a scriverne un secondo: “Banditismo. I segreti di un reporter televisivo. Confessabili e inconfessabili”. Ovviamente sala piena ed interesse al massimo dei decibel. Ha presentato Sergio Atzeni. Al termine della serata, Mario Guerrini ha detto: “È stato un momento che è conciso con le dichiarazioni di Saviano e la rapina di poco tempo fa in Toscana nei pressi di Livorno. Ho voluto fare una rapida sintesi del banditismo in Sardegna. Tra le rapine stradali ho ricordato una delle prime, avvenuta nel dopoguerra, quella del 1949 a Monte Maore, dove i banditi assaltarono i carabinieri provocando la morte di quattro di loro ed il ferimento di altri cinque. Il portavalori di allora stava trasportando i soldi per le buste paga degli operai che lavoravano per la costruzione della diga sul Flumendosa”. Quindi Mario Guerrini prosegue: “Terminato il periodo delle rapine stradali, dopo gli anni ‘60 sono cominciati i sequestri di persona. Questi ultimi erano altamente rischiosi poichè quasi sempre i banditi venivano identificati. Per questa ragione vennero messi da parte dalla criminalità organizzata per cominciare a spacciare droga. Figurarsi che gli ovili erano pieni di sostanze stupefacenti. I banditi avevano compreso che il traffico di droga era molto redditizio. Se investivi 100 euro ne ricavavi 1.000. La cosa più importante era avere capitali per investire appunto in droga. Ed il mezzo negli ultimi anni è tornato ad essere quello delle rapine stradali. Il tutto diretto ai furgoni portavalori. Non è bastato circoscriversi in Sardegna, ma i criminali si sono spostati anche nel centro-Italia e segnatamente in Emilia ed il Toscana. Un sardo, Marcello Ladu, partecipò addirittura ad un assalto armato ad un portavalori a Copertino, in Puglia, vicino Lecce. Quella strage venne organizzata da un boss della Sacra Corona Unità, in due parole la mafia pugliese. Il banditismo trova sempre il modo di riprodursi. Purtroppo si colpevolizza un’intera regione ed è luogo comune che i sardi sono sinonimo di banditi. Per tornare all’attualità quello che è successo per i tifosi del Cagliari ai quali in un primo tempo è stata vietata la trasferta ad Empoli: tutti sapevano, ma nessuno ha detto che la Procura di Firenze ha emesso quell’ordinanza perchè temeva incidenti dopo la rapina vicino Livorno. E questo è un aspetto molto grave poichè c’è una componente di identificazione sociale che non è corretta”.

L'Intervista

Nel ricordo di Fortunato Manca allo “Spazio Sirio” di Monserrato. Mario Guerrini: “Uno sportivo ed un educatore. Sempre vivo nei pensieri di tutti”.
  Una serata magica quella in memoria di Fortunato Manca, pugile di livello. Peso welter e superwelter a cavallo degli anni sessanta fu soprannominato “il toro di Monserrato”, la cittadina dove nacque nel 1934 e dove ci lasciò nel 2008. Complessivamente, da professionista, Manca vinse 71 incontri di cui 31 per knock-out, subì 8 sconfitte (ness...

Intervista a Stefano Salvatici a cura di Paula Pitzalis
  Dottore come, quando e perché lei ha iniziato ad interessarsi verso discipline legate allo spirito e all’essenza dell’uomo, come gli antichi saperi degli Indiani d’America e delle civiltà antiche che l’occidente ha voluto vedere come civiltà perdenti per dare maggior minor credito alle loro conoscenze spirituali? Ognuno di noi nas...

INTERVISTA ESCLUSIVA: A Paulilatino “boom” del Convegno “La passione che unisce”. Andrea Lucchetta: “La mia sfida personale è far conoscere al giovani il valore dello sport”.
  Un “boom” facilmente preventivabile per Sardegna Grandi Eventi che a Paulilatino ha organizzato il convegno dal titolo “La passione che unisce”, nell’ambito della “Giornata dello Sport”, manifestazione giunta alla terza edizione. Grazie alla regia di Giovanni Ardu, direttore artistico, che ha detto: “Siamo stati contattati dal Comune di Paul...

Maurizio Guzzi e il Corsair Group: la rivoluzione sostenibile contro la plastica
  Maurizio Guzzi, imprenditore ormai algherese d'adozione, con una visione ecosostenibile, sta guidando un progetto industriale e ambientale rivoluzionario. Al centro del suo impegno c’è il Corsair Group, un azienda che punta a eliminare definitivamente la plastica dall’ambiente attraverso il riciclo chimico. Grazie a questa tecnologia, anche ...