Intervista esclusiva di Roberto Fadda a Gianni Argiolas, il maestro sardo che ha trasformato la sua terra in un'opera d'arte

Dolianova, cuore pulsante della Sardegna, ospita un tesoro nascosto: il Parco Artistico di Gianni Argiolas. In questo luogo incantato, dove arte e natura si fondono in un abbraccio indissolubile, abbiamo incontrato il maestro sardo, un uomo dalla voce roca e dallo sguardo profondo, che ci ha aperto le porte del suo mondo creativo.

Roberto Fadda: Maestro Argiolas, il suo parco è un'opera d'arte a cielo aperto, un luogo unico nel suo genere. Come nasce l'idea di creare un simile spazio?

Gianni Argiolas: L'idea è nata dalla necessità di dare forma a tutte le mie creazioni, di farle vivere in un ambiente naturale, dove potessero dialogare con il paesaggio e con chi le osserva. Questo parco è un sogno che si realizza, un luogo dove l'arte è viva e pulsante.

R.F.: Le sue sculture sono caratterizzate da una forte connessione con la terra, dai materiali grezzi e dalle forme essenziali. Cosa la ispira?

G.A.: La mia ispirazione nasce dalla terra stessa, dalla sua energia, dalle sue forme. Utilizzo materiali semplici, come il legno e la pietra, per creare opere che siano in armonia con l'ambiente circostante. Sono sculture che parlano un linguaggio universale, un linguaggio che va oltre le parole.

R.F.: Il parco è un luogo di grande spiritualità. C'è una profonda connessione tra la sua arte e la fede?

G.A.: La fede è una parte fondamentale della mia vita, e si riflette inevitabilmente nella mia arte. Le mie sculture sono una sorta di preghiera, un modo per esprimere la mia gratitudine verso la natura e verso la vita.

R.F.: Qual è il messaggio che vuole trasmettere con le sue opere?

G.A.: Voglio trasmettere un messaggio di speranza, di bellezza, di rispetto per la natura. Voglio che le persone che visitano il parco si sentano parte di qualcosa di più grande, che si riconnettano con le proprie radici.

R.F.: Quali sono i suoi progetti futuri?

G.A.: I progetti non mancano mai! Vorrei continuare ad ampliare il parco, creare nuove sculture e organizzare eventi culturali. Il mio sogno è fare di questo luogo un punto di riferimento per l'arte.
contemporanea in Sardegna.

L'Intervista

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