Il nord Sardegna riparte dal turismo: maggio in crescita tra dati, eventi e prospettive

Il mese di maggio chiude con numeri in crescita per il comparto turistico del nord Sardegna, lasciando intravedere uno scenario favorevole per l’avvio della stagione. Secondo le rilevazioni diffuse da Federalberghi Nord Sardegna, l’indice di occupazione delle camere ha registrato un aumento di due punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2024, passando dal 62,36% al 64,35%.

«Siamo soddisfatti di come è iniziato il maggio turistico», ha dichiarato Stefano Visconti, presidente di Federalberghi nord Sardegna. «Il 64,35% di occupazione è un dato significativo, soprattutto considerando che maggio è il vero mese di apertura della stagione. Le nostre strutture stanno lavorando bene».

A trainare il territorio resta Alghero, che si conferma capofila del comparto: «La città di Alghero si mantiene saldamente sopra la media provinciale», ha proseguito Visconti. «Con un’occupazione camere che ha toccato il 69,36% contro il 67,68% del 2024, Alghero dimostra una capacità attrattiva costante, sostenuta anche dalla vivace presenza di eventi e manifestazioni».

Ma la crescita non riguarda soltanto la Riviera del Corallo. Anche il resto della provincia mostra un incremento, passando dal 53,36% al 56,47%. Un andamento favorito da un miglioramento nei volumi di traffico dei due aeroporti del nord Sardegna, porte d’accesso strategiche per i flussi turistici.

Determinante si conferma la qualità dell’offerta, sempre più orientata alla diversificazione. Manifestazioni culturali come la Cavalcata Sarda a Sassari hanno contribuito a rendere più attrattivo il territorio anche al di fuori del tradizionale turismo balneare, intercettando un pubblico diverso e ampliando le motivazioni di viaggio.

Non meno importante il contributo della domanda convegnistica, particolarmente attiva nel mese di maggio. Ma su questo fronte emergono ancora criticità. «Il potenziale del turismo congressuale è enorme», ha osservato Visconti. «Potrebbe alimentare significativamente i mesi di bassa stagione, ma per svilupparlo appieno servono infrastrutture e servizi adeguati. Solo così si potrà trasformare questa opportunità in un flusso costante».

I dati di maggio non sono soltanto incoraggianti: sono anche un richiamo alla responsabilità. Il nord Sardegna ha dimostrato di saper attrarre, ma la sfida è ora strutturare questa crescita e renderla duratura. Perché ogni mese dell’anno, non solo l’estate, diventi occasione di sviluppo per il turismo e leva concreta per l’economia del territorio.

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