Il mio racconto domenicale. È dedicato al Cagliari calcio. Nel ricordo, soprattutto, di Gigi Riva. E non solo. Oggi, alle 15, si gioca Cagliari-Roma. Su L'Unione Sarda di stamane ricorda un precedente tra le due squadre. Si giocò il 26 febbraio 1967. Allo stadio Amsicora. La Roma era in vantaggio 0 a 1. I rossoblu schieravano con la maglia numero 11, destinata a diventare mitica, la giovanissima ala sinistra Luigi Riva. Lombardo di Leggiuno. "Gigi", appena ventiduenne, non era ancora affermato nella platea del calcio italiano. Ma in quella stagione si consacrò come una stella nascente. Nel finale di partita
si scatenò e, con una entusiasmante e spettacolare doppietta (la quarta nelle ultime otto giornate), ribaltò il risultato. Io facevo parte, allora, del team della popolare trasmissione radiofonica "Tutto il calcio minuto per minuto". Ed ero collegato in diretta dallo stadio Amsicora. Il grande Roberto Bortoluzzi guidava dallo studio centrale di Milano la band dei radiocronisti (tra i quali i fuoriclasse Enrico Ameri e Sandro Ciotti). Raccontai, forse con troppa euforia, i due bellissimi gol di Riva, che diedero clamorosamente e inaspettatamente la vittoria (2 a 1) al Cagliari. In uno stadio letteralmente impazzito per la fantastica impresa di Rombo di tuono. E qui devo narrare un episodio personale che, verosimilmente, non è stato per me gradevole. Per essermi "scaldato" a quelle prodezze di Riva, io, giovanissimo radiocronista di periferia, fui sanzionato dalla direzione di Tutto il Calcio. Fui fermato per un turno. Credo sia stato un caso unico nella storia di questa straordinaria trasmissione. Ma c'era una spiegazione. I curatori erano romani e romanisti incalliti. Qualche anno dopo, ero in servizio a Roma al Gr1 di Sergio Zavoli. Un giorno, in redazione sportiva, scherzai con i "capi" Guglielmo Moretti e Gilberto Evangelisti: "però quella punizione nei miei confronti per Cagliari-Roma forse - azzardai - era esagerata..." Guglielmo e Gilberto, due assi della radio di quei tempi, con i quali nel frattempo era nata una amicizia immensa, risposero semplicemente con un sorriso. Che io non scorderò finché campo. Buona domenica a tutti. Mario Guerrini.