Le occasioni perdute di Cagliari, la mia città. Vive un'epoca tormentata per la filosofia urbanistica degli ultimi amministratori. Si ridisegna la città con concettualità ormai superate. Che nelle città europee hanno utilizzato nel dopoguerra. Oggi si restringono gli spazi per le auto, privilegiando il servizio della cosiddetta mobilità alternativa, cioè i mezzi pubblici. Non solo è una programmazione superata ma non si tiene conto di due aspetti fondamentali: l'invecchiamento della popolazione e le colline che caratterizzano la città. Così sono stati spesi e si spenderanno fior di milioni per opere che si stanno rivelando fallimentari. E che, oltretutto, stravolgono l'identità storica della città. Via Roma è l'esempio emblematico. I cantieri infiniti e di durata insopportabile hanno reso problematico il traffico. Trovare un parcheggio è sempre più difficile. La conseguenza è che anche il commercio ne risente in maniera pesante. Gli assessori comunali non sono specializzati in urbanistica. Però cambiano i tratti urbanistici dei quartieri. Insopportabile. La reintroduzione del tram, che viene artificiosamente chiamato "metropolitana leggera", è un altro smacco. Eliminati centinaia e centinaia di posti auto per le rotaie. Per rifare la via Roma Truzzu ha chiamato una archistar per un progetto che personalmente ritengo errato. E il polmone verde che doveva essere un sollievo è diventato una chimera. Adesso si annuncia che sono disponibili 100 milioni per abbellire la città. E che si apriranno un centinaio di cantieri. Spero soltanto che si rispettino le esigenze e la fisionomia di strutturale di Cagliari. Le devastazioni della gestione Truzzu sono imperdonabili. Mario Guerrini.