Cagliari. Il caso Desiré Manca. E l'assessore ombra alla Sanità, Armando Bartolazzi. È la radiografia del sistema salute in Sardegna. Desiré è consigliere regionale 5Stelle alla seconda legislatura. È la portavoce dei pentastellati. Alle ultime elezioni ha sfondato il muro delle 8 mila preferenze. Nessuno meglio di lei. Si è sempre battuta per la Sanità. È assessore al lavoro, ma riceve i cittadini per discutere problemi di Sanità. Anche perché Bartolazzi è circondato da una cortina fumogena di indifferenza da parte dei sardi e di insofferenza da parte dei medici. I quali ormai si rivolgono al Mio Osservatorio per denunciare le difficoltà dei reparti, proprio perché l'interlocuzione con l'assessore non risulta evidentemente gradita. Ma si può andare avanti così? No, certamente. Alessandra Todde ha già detto che l'ipotesi Desiré Manca assessore alla Sanità è "irrealistica". Ma la situazione è diventata insostenibile. A Desiré Manca, bonariamente, rivolgo un invito: l'abito fa il monaco. È personaggio pubblico. La libertà è nell'animo e nei sentimenti, non nelle scollature. Da' fiato ai suoi detrattori. Intanto io a Bartolazzi segnalo la crisi della Struttura Complessa di Chirurgia ed Endoscopia Interventistica Toracica del Brotzu. L'organico previsto è di 8 medici, ma operativi sono sostanzialmente solo 4 e con un carico di ferie non godute ed eccedenze orarie dei turni insopportabili. Rendendo problematico garantire presenze, urgenze e continuità assistenziale. Manca una Direzione stabile da molto tempo. Secondo alcuni addirittura da quasi 10 anni. Il direttore FF ha rassegnato le dimissioni a ottobre 2024. Questo è, sommariamente, il report che mi è stato presentato. Forse è il caso di parlarne con Desiré Manca. Mario Guerrini.