Il 6 novembre il SILP CGIL porterà in piazza a Cagliari la voce della Polizia Stradale. Un presidio davanti alla Prefettura per chiedere più uomini, mezzi e rispetto per chi lavora ogni giorno sulle strade sarde. Al termine, una delegazione incontrerà il prefetto per consegnare una nota ufficiale.
L’iniziativa, organizzata dalla Segreteria regionale insieme alle strutture provinciali di Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari, si inserisce in una mobilitazione nazionale. Anche nelle altre province sarde saranno inviati documenti ai rispettivi prefetti.
“È inaccettabile che gli operatori della Stradale siano sottoposti a carichi di lavoro insostenibili, con turni massacranti e risorse insufficienti”, denunciano Alessandro Cosso, Riccardo Mastino e William Abis, segretari del sindacato. Chiedono “più pattuglie sulle strade extraurbane, un incremento degli organici e una maggiore equità nel trattamento economico”.
In Sardegna, la Polizia Stradale conta appena 295 operatori tra ruoli ordinari e tecnici. Pochi per garantire un controllo efficace del territorio, specie su arterie spesso pericolose e poco illuminate. Il sindacato chiede anche la tutela della salute psico-fisica degli agenti, “perché non si può parlare di sicurezza se chi la garantisce è stremato”.
Durante la manifestazione saranno distribuiti volantini informativi dai poliziotti liberi dal servizio. “Sicurezza stradale e dignità del lavoro devono tornare una priorità”, ribadisce il SILP CGIL.
In fondo, il paradosso è semplice: si pretende che chi vigila sulle nostre strade sia infallibile, ma lo si lascia viaggiare con il serbatoio vuoto.