Cagliari. Il tram. Era stato eliminato dal sistema di mobilità cagliaritano perché l'automobile, con il boom economico, era ormai il mezzo preferito. Lo è anche oggi. Solo che i filosofi del traffico del Comune ne hanno deciso il declino. Parlano di mobilità sostenibile. Per questo pensano che i cittadini debbano rinunciare alla macchina, preferendo la bicicletta e i mezzi pubblici. Per questo hanno cancellato centinaia e centinaia di parcheggi, addirittura eliminando intere aree di sosta come in Viale Bonaria di fronte alla Rai. Il profeta di questa folle strategia è stato l'ex sindaco Truzzu (FdI), che ci si è anche giocato la presidenza della Regione. Che aveva praticamente già in tasca. Ma i cagliaritani non gliel'hanno perdonata. E proprio i loro voti mancati gli hanno fatto perdere la Poltrona di Presidente. Il tram con la risistemazione della via Roma, affidata all'archistar Boeri, avrebbe dovuto essere il suggello alla affermazione politica di Truzzu. E' stato invece il suo funerale. Interi quartieri della città sono ancora sotto scacco per i cantieri, la via Roma è un imbuto che soffoca la circolazione tagliando in due la città, e i cittadini diventano matti perché utilizzare l'auto è da nevrosi e i mezzi pubblici sono scomodi e non all'altezza. Nessuno ha tenuto conto del fatto che la popolazione è fortemente invecchiata e che Cagliari, per la sua morfologia, è inadatta alla cosiddetta mobilità sostenibile. Risultato: una città invivibile, con un traffico che sconsiglia l'uso dell'auto e non invoglia ai bus, alle bici e al tram. Che peraltro ancora non c'è. Un capolavoro. Mario Guerrini.