Cagliari. I giochi di potere del Pd. Praticamente bloccano tutta la politica sarda. Il nodo è la "pesante" segreteria regionale del Partito. Dal 9 aprile 2024, una volta eletto Presidente del Consiglio Regionale, il segretario Piero Comandini avrebbe dovuto lasciare la carica perché incompatibile, per statuto interno, con quella istituzionale. Ma quelle dimissioni, sino ad oggi, sono diventate un vergognoso tira e molla, legato alla lotta per le poltrone nelle caselle istituzionali. Il che condiziona anche la Giunta regionale. La Governatrice 5Stelle Alessandra Todde aspetta che il Pd sciolga il nodo per capire cosa succederà. Venerdì 12 settembre sul tema è prevista la direzione e il 19 l'assemblea per l'elezione di Silvio Lai. Il deputato sassarese (area Cabras) è in sala d'aspetto proprio dal 9 aprile 2024. Ma le due grandi anime Pd riferite ad Antonello Cabras e Paolo Fadda non si sono mai accordate. Ora pare che siano in dirittura d'arrivo. E la cosa potrebbe non essere indolore per la stessa Giunta Regionale. Perché Silvio Lai avrebbe, tra le altre missioni, quella di mettere le mani sulla patata bollente della Sanità, sulla cui gestione il Pd è fuori dalla stanza dei bottoni. Lai, deputato sassarese, è un politico di lungo corso. Con una condanna a 2 anni, un mese e 15 giorni per peculato nella vicenda dei fondi ai Gruppi. Condanna poi prescritta e quindi reato cancellato. È già stato segretario dal 2009 al 2014. È considerato, a buona ragione, un politico esperto. Per questo lo scenario nel Campo Largo potrebbe subire qualche scossone. Ma è solo una questione di potere. Il gioco è sempre quello. Mario Guerrini.