Cagliari. La Notizia è passata quasi in sordina. La vice premier GB, Angela Rayner, si è dimessa perché il dirigente addetto al controllo dei comportamenti dei membri del Governo ha scoperto che ha "gabbato" sulle tasse. Cioè ha fatto passare come prima casa l'acquisto di un appartamento per le sue vacanze. Ma era già proprietaria di una residenza primaria. La furbizia smascherata le ha fatto illusoriamente risparmiare appena 40 mila sterline (poco meno di 40 mila euro) ma le ha di fatto rovinato una carriera politica luminosa. Pensate se lo stesso principio fosse rigorosamente applicato in Italia. La ministra Santanché sarebbe già da un pezzo fuori di scena. E con lei uno stuolo di parlamentari. E in Sardegna? Il Governatore Solinas avrebbe dovuto lasciare ai primi avvisi di garanzia. E con lui una poco onorevole schiera di consiglieri regionali. Alcuni, tra l'altro, finiti in galera e rientrati in aula come se niente fosse. E il rettore dell'Università di Sassari, Gavino Mariotti? È ancora al suo posto, nonostante le accuse dei Pm di essere un vertice mafioso. E tutti i funzionari e dirigenti della Regione Sardegna inquisiti? Sono tutti al loro posto. Anzi, qualcuno è stato promosso Direttore Generale. Ma perché in GB si dimettono ai primi segnali di possibile irregolarità, mentre in Italia gli inquisiti vanno avanti imperturbabili? Semplice, per un senso di rispetto verso le istituzioni e verso gli elettori. Sentimento sconosciuto alla nostra classe dirigente. Anche questa è una spiegazione della deplorevole qualità di chi gestisce la "res publica" nell'Isola. E svela il senso reale del concetto di militanza politica nella maggior parte dei casi. Non in tutti, ovviamente. Il potere per il potere, prima di tutto. Con privilegi, prebende e affari. Magari immobiliari. E il giornalista che svela queste porcherie, per di più, è inseguito, minacciato e intimidito con le querele per diffamazione. Un altro mondo. Mario Guerrini.