Botta e risposta sulla Secal. Ieri l’attacco del capogruppo di Fratelli d’Italia, Alessandro Cocco, che ha denunciato «sei mesi di fatture non pagate» da parte del Comune, con il rischio di nuove ricadute sui dipendenti della società partecipata. Oggi la replica del Cda della Secal, che invita a smorzare i toni.
Cocco parla di «una condizione grave, che mina la stabilità della società, dei suoi fornitori e soprattutto dei lavoratori». Non è la prima volta – ricorda – che la partecipata si trova in difficoltà a causa dei mancati pagamenti: «Già al termine dello scorso anno avevamo denunciato i 300mila euro di debiti accumulati dall’Assessorato al bilancio e dal dirigente Nurra nei confronti della Secal. Allora come oggi, la responsabilità ricade tutta sulla gestione approssimativa di chi guida i conti comunali».
Il capogruppo di FdI chiede «chiarezza immediata», sottolineando come la Secal sia «una colonna fondamentale per il bilancio comunale e per la tenuta dei servizi. È dovere dell’amministrazione garantire certezza nei pagamenti, rispetto per i lavoratori e serietà nei confronti dei fornitori».
Non si è fatta attendere la risposta del Consiglio di Amministrazione della società. In un comunicato ufficiale, la Secal assicura che «grazie all’impegno di tutto il personale sta lavorando con rinnovato slancio alle proprie attività», con «prospettive di efficienza e rinnovata collaborazione con dirigente, assessore ed uffici comunali».
Il Cda precisa di essere «in attesa a breve del benestare per la liquidazione delle attività svolte» e prende le distanze dagli allarmismi: «Non comprendiamo l’obiettivo delle dichiarazioni riportate. L’obiettivo primario rimane il rilancio e il miglioramento delle attività della Secal, nell’interesse dell’Ente e della collettività».
Un fronte che resta aperto: da una parte l’opposizione che denuncia i ritardi nei pagamenti, dall’altra la società che rivendica fiducia nel percorso di rilancio e collaborazione con l’amministrazione.