Per Rifondazione Comunista il bersaglio non sono i manifestanti, ma i militari israeliani. Il partito attacca il governo Meloni dopo i provvedimenti di foglio di via notificati in Sardegna ad alcuni attivisti.
“Il foglio di via bisogna darlo ai militari israeliani non a chi protesta contro il genocidio a Gaza”, dichiarano Maurizio Acerbo, segretario nazionale, ed Enrico Lai, segretario regionale. Secondo i due dirigenti, “grazie al governo Meloni l’Italia è diventata il villaggio vacanze per i militari israeliani responsabili del genocidio che vengono accolti e scortati nel nostro paese”.
Una linea dura: “È inaccettabile che i manifestanti in Sardegna ricevano il foglio di via e che il governo Meloni organizzi le vacanze per i militari che stanno sterminando il popolo palestinese. L’Italia dovrebbe fare come la Spagna che ha vietato l’ingresso dei militari israeliani. Bisogna rompere i rapporti militari ed economici con Israele”.
Parole che puntano a incendiare il dibattito, più che a smorzarlo. E che collocano Rifondazione su una posizione radicale, in aperto contrasto con le scelte di Roma.