Monserrato, riapre il Museo delle Ferrovie: “Un atto di riconoscimento verso la nostra storia sociale e produttiva”

Dopo oltre un decennio di chiusura, il Museo delle Ferrovie della Sardegna riapre i battenti nella storica sede della stazione ARST di via Pompeo. Un ritorno che non è solo culturale, ma anche simbolico, frutto di investimenti pubblici e volontà politica. La Regione Sardegna, attraverso l’Assessorato degli Enti locali e Urbanistica, aveva già stanziato 530mila euro nel 2010 e ulteriori 350mila euro nel 2019 per gli interventi di manutenzione straordinaria.

A esprimere soddisfazione è l’assessore Francesco Spanedda, che non nasconde il valore profondo dell’iniziativa: «Ringraziamo il Direttore generale, Carlo Poledrini, l’Amministratore unico, Roberto Neroni, e tutto il personale dell’ARST, perché la riapertura del Museo delle Ferrovie è molto più di un recupero edilizio: è un atto di riconoscimento verso una parte fondamentale della nostra storia sociale e produttiva. Abbiamo voluto restituire alla comunità un luogo di memoria e al tempo stesso una nuova risorsa culturale e turistica per Monserrato e tutta la Sardegna».

Ma l’obiettivo non è solo la conservazione: «Vogliamo che luoghi come questo siano spazi vivi per la comunità, esempio di come il patrimonio regionale possa essere conservato, valorizzato e restituito in nuove forme e accessibili, capaci di generare conoscenza», conclude Spanedda.

Il museo, originariamente inaugurato nel 1996, si presenta oggi con un allestimento rinnovato, che guida il visitatore in un percorso immersivo nel cuore della storia ferroviaria isolana.

L’assessora dei Trasporti, Barbara Manca, parla con trasporto di questo momento: «La riapertura del Museo delle Ferrovie nella storica sede di Monserrato rappresenta un momento di grande orgoglio per la Sardegna. È molto più di un museo: è un racconto vivo e coinvolgente della storia del nostro territorio, attraversato per decenni da linee ferroviarie che non hanno solo trasportato persone e merci, ma hanno connesso paesi, culture, esperienze e speranze».

E rievoca anche la letteratura, citando David Herbert Lawrence: «Le ferrovie in Sardegna sono parte integrante della nostra identità collettiva, un patrimonio che merita di essere riscoperto e valorizzato. Il museo restituisce dignità e memoria a un pezzo importante del nostro passato, che continua a dialogare con il presente. Anche la letteratura ha colto il fascino dei nostri binari: basti pensare alle parole di David Herbert Lawrence in “Mare e Sardegna”, dove le impressioni più profonde del suo viaggio nell’Isola nascono proprio durante il lungo e lento attraversamento in treno da Cagliari a Olbia. Un secolo dopo, quei binari raccontano ancora».

«Ringrazio ARST per questo importante lavoro di recupero e valorizzazione: custodire la storia è il primo passo per costruire il futuro della mobilità sarda», conclude l’assessora.

Presente anche l’assessora della Cultura, Ilaria Portas, che sottolinea l’importanza del progetto come leva educativa e identitaria: «Il Museo delle Ferrovie è un patrimonio culturale che restituisce valore alla storia dei territori, offrendo alla comunità un luogo vivo di conoscenza e alle nuove generazioni un’occasione per riscoprire come il progresso dei trasporti abbia contribuito a trasformare la Sardegna e a rafforzare i legami tra le persone».

La riapertura del Museo delle Ferrovie si inserisce nel più ampio progetto della Regione per la promozione della memoria storica e dell’identità dei territori. Un percorso che guarda già al 2026, anno in cui si celebreranno i 50 anni dell’ARST, con la volontà dichiarata di non lasciare la storia nei cassetti, ma di metterla nuovamente in viaggio.

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