Il Centro Studi Agricoli, con il presidente Tore Piana, ha diffuso una diretta sui social per aggiornare gli allevatori e agricoltori sardi su tre questioni cruciali: i pagamenti PAC, il rinvio della scadenza PEC per le società agricole, e l'emergenza sanitaria legata alla diffusione del virus della dermatite nodosa dei bovini.
Sul fronte dei pagamenti PAC, il Centro Studi conferma la definizione quasi completa delle pratiche del primo pilastro. Nei prossimi giorni saranno effettuati pagamenti per oltre 55 milioni di euro. Già determinati 40,8 milioni, disponibili sui conti correnti tra venerdì e lunedì, mentre ulteriori 17,8 milioni saranno liquidati entro la prossima settimana. Con la risoluzione delle anomalie sulle PLT, si arriverà a circa il 97% delle domande 2024 regolarmente pagate.
Sul PSR e sul CSR, dopo aver risolto le anomalie legate alle PLT, anche altre misure, incluse quelle per il biologico e il benessere animale, stanno andando verso la definizione e il pagamento, anche se qui la percentuale di realizzazione potrebbe essere leggermente inferiore. Chi non riceverà le somme entro il 30 giugno potrà mettere in mora Argea, con assistenza legale garantita dal Centro Studi per gli associati.
Molto critica resta invece la situazione legata al pacchetto giovani (misure 4.1 e 6.1 del 2017): oltre 100 milioni di euro rischiano di essere restituiti se Argea non provvederà alle necessarie determinazioni entro il 31 dicembre 2025.
Annunciato inoltre il quasi certo rinvio al 31 dicembre 2025 della scadenza, inizialmente prevista per il 30 giugno, dell'obbligo per le società agricole di notificare la PEC personale alla Camera di Commercio.
Ma è l'emergenza sanitaria a destare maggiore preoccupazione. La dermatite nodosa dei bovini, mai rilevata prima in Italia, ha colpito ufficialmente due allevamenti a Orani e Orotelli, rispettivamente con 136 e 35 capi. Dopo una consultazione urgente tra ASL, Ministero e associazioni di categoria, è stato deciso di abbattere solo gli animali infetti, modificando la normativa che inizialmente prevedeva l'eliminazione totale delle mandrie.
Il Centro Studi Agricoli, sottolineando le gravi conseguenze economiche per il comparto bovino, ha presentato un esposto alla Procura di Nuoro chiedendo di verificare eventuali responsabilità nell’introduzione del virus. Si attende ora la decisione della magistratura.
Al momento è bloccata la movimentazione dei bovini dalla Sardegna, salvo deroghe autorizzate previa analisi. Nessuna limitazione, invece, riguarda ovini e caprini. Intanto, un ulteriore focolaio è stato rilevato in Lombardia, legato a un capo proveniente dalla Sardegna.
L’unità di crisi veterinaria, che sta monitorando con attenzione un’area di 50 chilometri attorno ai focolai, invita gli allevatori a intensificare le misure preventive, soprattutto con repellenti per insetti.
Per gli allevatori colpiti sono previsti indennizzi definiti dal Decreto Legislativo 136/2022, che prevedono compensazioni fino a 1.680 euro per capo adulto, ma il Centro Studi sta facendo pressioni affinché la Regione Sardegna applichi i più favorevoli parametri Ismea, più rispondenti al reale valore di mercato.
Il Centro Studi Agricoli ha ribadito l’impegno continuo per assistere le aziende, garantendo consulenze e supporto tecnico per superare questo delicato momento. Ulteriori aggiornamenti verranno forniti nei prossimi giorni, dopo la nuova riunione dell’unità di crisi veterinaria.