La Sardegna brucia, di nuovo. La stagione estiva si apre con un bilancio già preoccupante: nella giornata del 25 giugno, ben 22 incendi hanno colpito l’Isola, otto dei quali hanno richiesto l’intervento dei mezzi aerei della flotta antincendio regionale e nazionale. Il bollettino è stato diffuso oggi, 26 giugno, dal Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale (CFVA), che ha coordinato le operazioni su tutto il territorio.
Tra i focolai più rilevanti, quello divampato nelle prime ore del mattino nell’agro di Villasor, in località Cantoniera Sa Doda, ha interessato diversi ettari di campi coltivati. Le operazioni, dirette dal DOS della pattuglia CFVA di Sanluri con il supporto del personale della stazione forestale di Uta e di un elicottero dalla base di Villasalto, sono terminate intorno a mezzogiorno. Hanno partecipato anche squadre di volontari e i Barracelli.
Sempre nel sud Sardegna, a Goni, in località S’Uttur E’Idda, un incendio ha divorato pascoli e macchia mediterranea prima di essere domato nel primo pomeriggio. A coordinare le operazioni la stazione forestale di San Nicolò Gerrei, con supporto aereo da Villasalto, volontari di Sant’Andrea Frius e squadre Forestas da Escalaplano.
Più a nord, a Ottana, in località Sogolio, le fiamme hanno devastato sei ettari di pascolo. Il fuoco è stato spento grazie all’intervento aereo da Farcana e al lavoro congiunto delle pattuglie CFVA di Gavoi e Macomer, tre squadre Forestas e i Barracelli.
Ma non tutti i roghi sono stati domati. Nella tarda serata di ieri risultavano ancora attivi ben cinque incendi, tutti di rilievo per estensione e complessità.
A Nurri, in località Su Nurazzolu, un vasto incendio ha richiesto l’impiego di due elicotteri regionali, due elicotteri militari (dalle basi di Decimomannu e Elmas) e l’intervento di due Canadair (uno da Olbia e uno da Ciampino). Sul posto operano diverse pattuglie CFVA, squadre di Forestas e volontari locali.
Grave anche la situazione a Ozieri, in località Santa Candelas, dove le fiamme hanno intaccato campi coltivati e aree boscate. Tre elicotteri regionali (da Anela, Alà dei Sardi e Limbara) e un Canadair sono stati inviati in zona. Le operazioni, coordinate dalla stazione forestale di Ozieri, sono tuttora in corso.
Ulteriori fronti attivi sono segnalati a Semestene (località Funtana Cane), Siliqua (Medau Casteddu) e Bolotana (Preu Reus). In tutte le zone si continua a operare con elicotteri e personale a terra.
Le prime vere giornate estive portano dunque un bollettino che ricorda, in modo brutale, quanto il rischio incendi sia concreto e immediato. Le alte temperature, il vento e la vegetazione secca rendono ogni scintilla una potenziale minaccia. In attesa di accertamenti sulle cause, resta l’urgenza della prevenzione, della vigilanza attiva e di un coordinamento efficace tra enti, volontariato e cittadini.
La Sardegna lo sa da tempo: con il fuoco non si scherza.