Nella città catalana, le pietre dei mercati civici tornano a muoversi, almeno sulla carta. L’amministrazione comunale annuncia un ambizioso progetto di rigenerazione urbana che coinvolgerà i mercati storici di via Cagliari, via Sassari, piazza Pino Piras e via Amalfi. L’obiettivo – dichiarato e ribadito – è quello di trasformare quei luoghi in “hub di socialità e promozione territoriale”.
«I mercati civici devono tornare a essere il cuore pulsante della città», dichiara l’assessora alle Attività produttive Ornella Piras, la quale aggiunge che l’intento non è solo strutturale, ma di “visione”: commercio, certo, ma anche cultura, esperienza, identità. Un linguaggio ambizioso che promette molto, forse anche troppo, e che poggia – per ora – su una pianificazione che coinvolge bandi, assegnazioni, eventi e stakeholder.
A settembre – assicurano da Sant’Anna – partiranno i lavori per il mercato ittico, inseriti nel quadro più ampio del PIRU alla Pietraia. Il progetto – spiega ancora l’assessora – prevede anche nuove forme gestionali, piani marketing e un coinvolgimento diretto del Distretto rurale di Alghero, del Flag Nord Sardegna e della filiera locale. «Spazi vivi, connessi al tessuto culturale e sociale della città», promette.
Fin qui il piano. Ma la politica, come si sa, si nutre anche di memoria. E da Fratelli d’Italia arriva il richiamo a una pagina rimasta in sospeso: i 550mila euro stanziati nel 2021 per il recupero dell’ex mercato ortofrutta, iniziativa dell’allora assessore Marco Di Gangi, sono ancora lì, fermi al palo.
«Le risorse ci sono, ora serve la volontà politica di utilizzarle», tuona il coordinatore cittadino di FdI, Pino Cardi. «La riqualificazione dell’ex mercato civico riguarda la valorizzazione del nostro patrimonio, è un’opportunità per la filiera produttiva locale e un’occasione da non perdere. Dopo dodici mesi di governo, ci chiediamo se siano stati fatti passi concreti». Cardi chiede conto del dialogo con la Regione, con la Città Metropolitana e con gli uffici tecnici, rimarcando che l’impasse iniziale – la mancata nomina del direttore del Centro Regionale di Programmazione – non è più un alibi.
Un rilievo politico tutt’altro che marginale, soprattutto alla luce del sostegno espresso al piano da Christian Mulas, consigliere del Psd’Az. Una convergenza che solleva più di una domanda sull’effettiva unità di azione della giunta Cacciotto.
La visione dell’assessora Piras è ampia e non priva di suggestioni. Ma alla prova dei fatti, ciò che conta è la capacità di tradurre la strategia in esecuzione, i fondi in cantieri, le parole in opere. Per ora, gli annunci e le critiche corrono paralleli. L’auspicio, almeno per chi vive e lavora nei mercati, è che non si incrocino solo nelle prossime campagne elettorali.