Ex Cartiera di Arbatax: “Nessuna inerzia, ma massima collaborazione” assicura Spanedda. Si apre il dialogo tra Regione e Consorzio

È una replica netta, quella dell’assessore regionale degli Enti locali Francesco Spanedda, alle accuse di immobilismo mosse dal Consorzio industriale provinciale dell’Ogliastra sulla vicenda dell’ex Cartiera di Arbatax. “Respingiamo le accuse di immobilismo. La Regione ribadisce di aver sempre agito per favorire il riutilizzo dell'area dell’ex Cartiera di Arbatax a vantaggio del territorio”, afferma l’assessore, che chiude il cerchio sulle polemiche e apre al confronto istituzionale.

La Regione, come previsto dalla legge regionale 35 del 1995, ha titolo per trasferire a titolo simbolico il proprio patrimonio agli Enti locali o ai consorzi, purché ne sia garantita la destinazione sociale o pubblica. In quest’ottica, nel 2018, dopo la liquidazione della società Sarind S.r.l., la proprietà dell’area è passata alla Regione, con l’obiettivo – chiaro sin dall’inizio – di affidarla al Comune di Tortolì, socio del Consorzio, per il rilancio produttivo del sito.

Dal 2018, Regione e Comune di Tortolì hanno messo mano all’infrastrutturazione dell’area, investendo risorse pubbliche. E mentre gli ingranaggi amministrativi scorrevano lenti ma puntuali, il Consorzio ha scelto un’altra via, più giudiziaria che politica: una procedura di esproprio. Dopo una prima vittoria per la Regione al TAR, è stato il Consiglio di Stato a ribaltare le carte, riconoscendo ragione al Consorzio.

In una nota del 20 giugno, la Direzione Generale degli Enti Locali ha ricordato al Consorzio che i terreni erano già stati assegnati al Comune di Tortolì per il successivo trasferimento allo stesso Consorzio, e che tali atti non sono mai stati impugnati. Il punto, dunque, non è se l’area sia abbandonata, ma quale strada percorrere per renderla di nuovo utile.

“Ora, nel tentativo di trovare una mediazione tra interessi pubblici e privati, abbiamo invitato il Consorzio a un tavolo di trattativa. Registriamo con soddisfazione la disponibilità al dialogo. Un segnale positivo, che auspichiamo porti a una soluzione rapida e condivisa, finalmente a beneficio delle imprese e dei lavoratori dell'Ogliastra, da troppo tempo in attesa di veder rinascere un'area dal notevole potenziale economico e sociale”, conclude Spanedda.

In un tempo in cui tutto si consuma nella schermaglia, la Regione, almeno a parole, rilancia con un gesto di apertura. Sarà il tavolo a dire se, al di là delle carte bollate, resti ancora spazio per la politica. Quella vera.

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