Sistema aeroporti, Truzzu (FdI): "La Giunta Todde brancola nel buio, manca una strategia"

A leggere le dichiarazioni del capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Paolo Truzzu, c’è da restare sorpresi — ma fino a un certo punto. La Sardegna, terra antica e indomabile, ha ancora una volta un problema moderno: gli aeroporti. E come spesso accade in Italia, la modernità si affronta con studi, tavoli tecnici e silenzi ben confezionati. In altre parole, con l’arte tutta nostra di non decidere mai niente.

"La Giunta Todde brancola nel buio, in preda a una sconfortante confusione", ha detto Truzzu. E la frase ha il suono secco della constatazione più elementare: se manca una strategia, manca il governo. Se manca il governo, resta solo l’attesa. E l’attesa, per la Sardegna, è una maledizione che dura da troppi decenni.

Truzzu attacca non tanto per dovere d’opposizione, ma perché la realtà glielo impone. "Le parole dell'assessore Manca hanno confermato che non esiste una strategia di sviluppo, che manca una prospettiva, ponendo grossi dubbi sul futuro del sistema dei trasporti in Sardegna". Insomma, si naviga a vista. Ma senza nemmeno la bussola.

Il nodo, si capisce, è quella privatizzazione dell’aeroporto di Cagliari che sembra un fantasma: negata nelle interviste, ma forse già scritta nei verbali. E intanto, "ogni scelta strategica e politica è rimandata all’esito di uno studio tecnico, affidato a novembre, che ancora non è pronto". Nel frattempo, 30 milioni di euro restano congelati, immobili come i voli che non decollano.

"Molto fumo e poco arrosto", aggiunge Truzzu. E qui il linguaggio si fa popolare, diretto, senza fronzoli. Perché quando mancano risposte e idee, resta solo il sospetto. E in politica il sospetto è come la nebbia: entra dappertutto e nasconde tutto.

Ma quel che più colpisce è il silenzio su Elmas. "L’Assessore non ha spiegato né come intende garantire tale controllo, né quale sia la posizione della Regione in merito al contenzioso sul processo di fusione e integrazione degli aeroporti sardi." E così, mentre Roma pensa alle sue poltrone e l’Europa ai suoi parametri, la Sardegna resta per aria. Ma senza aerei.

E forse, senza più nemmeno pazienza.

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