Si è svolta questa mattina, 24 giugno, al Molo Pennello della Marina di Bonaria, la cerimonia inaugurale della prima edizione de La Rotta Mediterranea della Legalità, progetto itinerante che intende unire idealmente e simbolicamente Sestu – città natale di Emanuela Loi – e via D’Amelio a Palermo, luogo dell’eccidio del giudice Paolo Borsellino e della sua scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
All’iniziativa ha preso parte l’assessora regionale degli Affari Generali, Mariaelena Motzo, che ha portato il saluto della presidente della Regione, Alessandra Todde, e della Giunta: «Sono felice di portare il saluto della presidente Alessandra Todde e della Giunta regionale. Per me è un onore prendere parte a questa importante iniziativa che ha un grande significato: quello di investire sulle nuove generazioni, affidando loro la memoria delle vittime e gli strumenti per contrastare le mafie. La ‘Rotta della Legalità’ è un piccolo ma concreto laboratorio di rinascita civile e culturale, che ha lo scopo di tenere viva la memoria di chi ha sacrificato la propria vita nel nome dei valori che condividiamo, ma non solo: vuole porre l’accento su temi attuali e rilevanti come la lotta alla mafia e l’importanza della consapevolezza».
L’Assessorato agli Affari Generali, Personale e Riforma partecipa al progetto anche sotto il profilo tecnologico: «Siamo orgogliosi perché la dimensione tecnologica dell’iniziativa è garantita dalla partnership con il nostro assessorato grazie alla Direzione Innovazione e Sicurezza IT – spiega l’assessora – che fornirà avanzati sistemi di connessione alla Samurai Jack per mantenere il collegamento durante la navigazione».
L’iniziativa è promossa dall’associazione Sicurezza Partecipata e Sviluppo in collaborazione con New Sardinia Sail e il Centro Studi Paolo e Rita Borsellino. Dopo l’apertura ufficiale, è salpata simbolicamente la Samurai Jack, imbarcazione confiscata alla criminalità e oggi trasformata in laboratorio galleggiante di legalità. A bordo navigano educatori, professionisti, artisti e due giovani coinvolti in percorsi di giustizia minorile. La tappa finale è prevista a Palermo il 26 giugno, in occasione della Giornata internazionale contro il traffico illecito di droga.
Obiettivo del progetto è connettere territori, esperienze e istituzioni attraverso un viaggio simbolico e reale nel cuore del Mediterraneo. Un percorso di memoria attiva, impegno civile e innovazione digitale al servizio della legalità, rivolto in particolare alle giovani generazioni.