Il porto di Alghero come palcoscenico. I Carmina Burana come spettacolo di punta. E un’interrogazione politica come cornice polemica.
Succede ad Alghero, dove la decisione di ospitare il celebre evento lirico alla banchina Dogana ha suscitato critiche da parte di Fratelli d’Italia, contrari alla location ritenuta “non consona” per un’esecuzione di tale livello oltre a delle prese di posizione di natura politica. A rispondere, con toni fermi e misurati, è l’assessora alla Cultura Raffaella Sanna, che firma una nota carica di amarezza e insieme di rivendicazione istituzionale. “Uno spettacolo di rara bellezza e di valore assoluto che rischia di restare in ostaggio della polemica politica non fa bene alla città e nemmeno a chi lo usa per fini strettamente propagandistici.”
Secondo l’assessora, la rappresentazione dei Carmina Burana rappresenta “il primo grande evento di questo genere per la città”, capace di offrire contenuti “spettacolari e ineguagliabili”. Non una rassegna come tante, dunque, ma un passo nuovo. A deciderne la sede, precisa Sanna, è stata la direzione artistica dell’Ente Concerti de Carolis come ricordato da Daga e l'ente stesso, che – dopo aver valutato altre opzioni messe sul tavolo dall’amministrazione, come lo Quarter o l’area esterna del Palacongressi – ha scelto la banchina Dogana per la sua apertura, centralità e accessibilità al pubblico. “L’area della banchina Dogana del porto di Alghero è stata ritenuta la più valida dalla direzione artistica dell’Ente, in quanto rappresenta al meglio lo spirito dell’evento: essere aperto alla città, nel cuore della città, a portata di tantissima gente che potrà fruire della bellezza anche dalla cinta muraria, dall'alto, gratuitamente.”
Un aspetto condiviso, spiega l’assessora, sin dai primi incontri con l’Ente. Da qui, la sua irritazione per quella che definisce una “sorprendente quanto inutile strumentalizzazione”. “Dispiace che l’Ente de Carolis con il suo prestigio venga coinvolto suo malgrado.” Infine, le scuse. Non a chi ha criticato, ma all’Ente e ai suoi professionisti, per l’inutile polverone. “In definitiva, da parte mia e dell'Amministrazione, ci sentiamo di dover porgere le scuse all’Ente e alla sua straordinaria presenza di grandi professionalità e talenti, per la discutibile presa di posizione.”