Un passo avanti verso una pubblica amministrazione più efficiente e attenta ai più fragili. È il senso dell’iniziativa presentata ieri mattina nella Sala Angioy del Palazzo della Provincia di Sassari, dove si è tenuto l’incontro con le istituzioni del nord Sardegna nell’ambito del progetto Giustizia digitale per i minori. L’obiettivo: introdurre un nuovo sistema informativo per la gestione dei minori inseriti nelle comunità, migliorando la tracciabilità, la comunicazione e il coordinamento tra i soggetti coinvolti.
Alla presentazione hanno preso parte i rappresentanti di 66 comuni della provincia di Sassari, con sindaci, assessori e operatori dei servizi sociali. Tra gli interventi istituzionali, quelli dell’Assessora regionale agli Affari Generali Mariaelena Motzo, del Direttore generale dell’Innovazione e Sicurezza IT Marco Melis, della procuratrice della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Sassari Luisella Fenu e della dott.ssa Rosa Canu, consulente della Direzione generale delle politiche sociali. In collegamento telematico anche il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, Anna Cau, promotrice del progetto.
A portare il proprio contributo anche il consigliere regionale Valdo Di Nolfo, che ha rimarcato il valore sociale dell’iniziativa: “Sono orgoglioso che l’attività di inizio mandato dell’Assessorato all'Innovazione Digitale si sia focalizzata su un progetto che guarda a chi ha maggiore difficoltà. In questo modo la vicinanza si esprime in maniera tangibile: questo significa essere di sinistra oggi”.
Di Nolfo ha poi sottolineato l’importanza del metodo scelto: “Ringrazio ancora una volta l’Assessorato dell’Innovazione per il lavoro che sta facendo, incontrando istituzioni e operatori del settore di tutto il territorio. Il lavoro di sinergia tra questa amministrazione regionale e gli utenti, raccogliendo segnalazioni e criticità dai diretti interessati, penso sia la ricchezza più grande, perché azzera quella distanza geografica spesso percepita come reale da chi lavora in prima linea”.
Infine, l’onorevole ha tracciato un orizzonte più ampio: “Questo è solo il primo tassello di un quadro di interventi che vedono la luce. Continueremo a lavorare su progetti che guardino con attenzione ai diritti e alle necessità di tutte e tutti”.
Il progetto, che nasce da un’idea sperimentata nel distretto giudiziario di Cagliari, punta ora a radicarsi anche nel nord Sardegna, segnando un importante passo verso l’armonizzazione degli strumenti digitali in ambito minorile.