Il nuovo regolamento sui suoli pubblici presentato dalla giunta Cacciotto continua a suscitare polemiche tra le forze di opposizione e le categorie produttive della città. Secondo Alessandro Cocco, capogruppo consiliare di Fratelli d'Italia, si tratta di un provvedimento "nato male e portato avanti peggio", che rischia di trasformarsi in un ostacolo per gli operatori economici locali. "Ogni tavolino significa fatturato, posti di lavoro e un servizio per residenti e turisti. Eppure questa amministrazione sembra considerare le imprese non come una risorsa, ma come un problema" ha dichiarato Cocco, sottolineando come le regole dovrebbero essere "chiare, condivise e ispirate al buon senso, evitando derive punitive che penalizzino chi lavora onestamente".
Secondo Cocco, l'adozione di un nuovo regolamento è necessaria, ma andrebbe affrontata con equilibrio e senza preconcetti ideologici. Invece, l'amministrazione avrebbe adottato un approccio punitivo nei confronti delle attività commerciali, mettendo in contrapposizione cittadini e operatori economici. "La difesa della legalità e la lotta all'abusivismo non possono trasformarsi in una caccia alle streghe", ha aggiunto, criticando l'assenza dell'assessore Ornella Piras in commissione e l'apparente impreparazione dell'assessore Enrico Daga, che ha ammesso di non conoscere il regolamento nel dettaglio. "Chi si assume la paternità di questo regolamento?" si chiede Cocco, che promette battaglia in consiglio comunale per ottenere un dibattito che coinvolga tutti i portatori di interesse.
Sulla stessa linea Michele Pais, consigliere comunale della Lega, che definisce la proposta "tardiva e ammazza attività". Per Pais, il regolamento "tradisce l'impostazione ideologica tipica della sinistra, tesa a punire e mortificare chi fa impresa". Secondo il consigliere, il provvedimento arriva in un momento inopportuno, a ridosso della stagione turistica, senza lasciare agli operatori il tempo necessario per adeguarsi. "Un regolamento che non prende in considerazione la tipicità della realtà algherese, con tanti esercizi di carattere stagionale, alcuni per la legge come le concessioni demaniali e chioschi, che da questo regolamento subiscono una sonora punizione nonostante il grande servizio di carattere sociale ed economico che tutti riconosciamo".
Pais evidenzia anche la contrarietà espressa dalle associazioni di categoria, come Confcommercio e Confesercenti, che hanno bocciato la proposta chiedendo un differimento dell'approvazione per consentire agli esercenti di adeguarsi con il necessario preavviso. "La giusta necessità di regole è solo la foglia di fico per nascondere un approccio ideologico, punitivo, tipico della sinistra e dei 5 Stelle" ha dichiarato Pais, assicurando che la Lega continuerà a battersi, insieme alle associazioni di categoria, per trovare un equilibrio tra gli interessi dei cittadini e quelli degli esercizi commerciali. "Un equilibrio che questo regolamento è ben distante da trovare". La questione si preannuncia quindi ancora aperta e destinata a essere al centro dello scontro politico nelle prossime settimane.