Sassari, il sindaco Mascia e la Faradda 2025: «Rialzarsi, reagire, stare uniti»

Rialzarsi. È questa la parola chiave, più volte ripetuta dal sindaco di Sassari Giuseppe Mascia durante la cerimonia del 24 luglio nel cortile di Palazzo Ducale, in occasione della presentazione del nuovo Candeliere dei Falegnami. Una parola diventata quasi un motto, un manifesto in vista della Faradda di li Candareri 2025: «Rialzarsi, reagire, stare uniti, guardare avanti» – ha detto il primo cittadino – sintetizzando così lo spirito con cui la città si appresta a vivere la festa più sentita dal popolo sassarese.

Un anno fa l’amministrazione Mascia muoveva i primi passi. Oggi, giunta e consiglio comunale arrivano alla Faradda forti di un anno di lavoro, analisi e progetti. «Siamo una città che sogna il riscatto – ha sottolineato Mascia – e questa festa diventa simbolo di una comunità che ha scelto di rialzarsi con fiducia e con fede». Lo spirito del voto alla Madonna dell’Assunta, che da secoli muove i Gremi, viene così rinnovato e rafforzato in chiave contemporanea.

Alla presentazione della Faradda, avvenuta stamane nella sala consiliare, erano presenti anche il presidente dell’Intergremio Fabio Madau, monsignor Antonio Tamponi per l’Arcidiocesi di Sassari, padre Salvatore Sanna, guardiano di Santa Maria in Betlem, e diversi rappresentanti dell’amministrazione, tra cui gli assessori Nicoletta Puggioni (Cultura) e Lello Panu (Attività produttive), il presidente del Consiglio Mario Pingerna e il presidente della Camera di Commercio Stefano Visconti, partner fondamentale in un percorso di rigenerazione urbana e sociale che parte proprio dal centro storico.

La Faradda non è solo il 14 agosto. È un percorso che ha preso il via con "Le vie dei Gremi", un itinerario nella città vecchia che apre le sedi delle confraternite a cittadini e visitatori. Già il 25 luglio hanno aperto le proprie case i Fabbri, gli Autoferrotranvieri, i Calzolai e i Piccapietre. Il 6 agosto sarà la volta di Viandanti, Muratori, Falegnami e Sarti, in un crescendo che condurrà agli appuntamenti clou.

Lo spirito della festa ha già raggiunto anche Casa Serena, dove il Gremio dei Massai ha fatto danzare il Candeliere costruito dagli stessi ospiti della struttura, accompagnati dalla banda Verdi. L’assessora Lalla Careddu ha sottolineato l’importanza di questi gesti per la coesione sociale della città.

Questa sera, nel chiostro di Santa Maria di Betlem, si tiene l’ottava edizione di Voci per i Candelieri, mentre il 5 agosto sarà il giorno dei Piccoli Candelieri, con vestizioni in piazza Santa Caterina e discesa da porta Sant’Antonio.

Il 9 agosto toccherà invece ai Candelieri Medi, con le vestizioni mattutine e la discesa alle 18. Il 7 agosto, a Palazzo Ducale, verrà inaugurata la mostra fotografica “130 uomini coraggiosi”, dedicata alla macchina a spalla di Santa Rosa.

Tra i progetti più significativi c’è L’identità in vetrina, ideato insieme alla Camera di Commercio e al Centro Commerciale Naturale “Stelle del Centro”. Si tratta di un percorso che mira a valorizzare il patrimonio materiale e immateriale sassarese, coinvolgendo il sistema commerciale in attività che abbracciano la tradizione dei Mini Candelieri e delle giovani generazioni. Previsti anche itinerari con il bus “Oreste” e numerose attività turistiche e culturali.

L’11 agosto torna il Concerto per i Candelieri, giunto alla 26ª edizione, mentre il 12 si celebrerà l’attesa cerimonia dei Candeliere d’Oro, d’Argento, di Bronzo e Speciale, riconoscimenti che premiano il legame affettivo e storico con la città.

Il 14 agosto inizierà con la vestizione della bandiera dei Massai, accolti in Palazzo Ducale e poi accompagnati dal sindaco e dalla giunta nelle sedi dei Gremi. La cerimonia include la consegna delle targhe agli obrieri, degli omaggi floreali e delle medaglie ai portatori.

Alle 18 la discesa dei Candelieri: da piazza Castello fino a Santa Maria di Betlem, per rinnovare il voto alla Madonna dell’Assunta. I Candelieri sosteranno davanti al Palazzo di Città per il saluto al sindaco e l’immancabile brindisi “a zent’anni”. Poi l’intera municipalità scenderà alle spalle del gonfalone fino alla chiesa, nel segno di una tradizione che continua a tenere viva l’anima più profonda di Sassari.

Per il sindaco Mascia, la Faradda 2025 sarà soprattutto questo: un invito alla rinascita collettiva. «Rialzarsi – ha detto – è il primo passo per ritrovare l’orgoglio e la speranza di una città intera».

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