La trasformazione di Cagliari in una città sempre più costosa per chi la abita trova un nuovo, amaro capitolo nella gestione dei parcheggi. L'ultimo provvedimento riguarda il porto, ma per molti residenti è solo l'ennesimo passo verso la monetizzazione totale dello spazio pubblico, rendendo la vita quotidiana più difficile e vessatoria.
Fino a pochi giorni fa, il parcheggio adiacente al molo offriva una tregua domenicale (gratuito) e fasce orarie a pagamento limitate (8-13 e 16-20) negli altri giorni. Ora, la sosta è diventata a pagamento 24 ore su 24, 7 giorni su 7, festivi inclusi. Le tariffe (1 euro la prima ora, 2 euro l'ora per le successive, con un tetto giornaliero di 15 euro) restano invariate, ma l'estensione temporale rappresenta un aggravio significativo per automobilisti e residenti.
A rendere la situazione ancor più inaccettabile, secondo le segnalazioni, sono le criticità legate alla sicurezza e all'accessibilità:
Un solo punto di pagamento: Disponibile una sola cassa, creando inevitabili code e disagi.
Attraversamenti pericolosi: L'unico attraversamento pedonale praticabile verso Via Roma (davanti al Consiglio Regionale) presenta strisce sbiadite, assenza di semaforo e illuminazione insufficiente, trasformando l'attraversamento notturno in un "enorme rischio". L'attraversamento originario, più sicuro e dotato di semaforo, rimane chiuso da tempo per i lavori in Via Roma.
Di fronte a questo quadro, cresce l'appello alle istituzioni per interventi urgenti e concreti:
Al Comune: Garantire sicurezza pedonale immediata realizzando almeno un attraversamento intermedio sicuro, dotandoli di semafori e illuminazione adeguata.
All'Autorità Portuale: Attivare almeno una seconda cassa per il pagamento e rivedere al ribasso le tariffe, applicando una tariffa oraria unica e ragionevole (1 euro all'ora) per le soste oltre la prima ora.
La vicenda del parcheggio del porto non è un caso isolato. È il sintomo di una tendenza preoccupante: Cagliari sta diventando una città dove gli spazi per i residenti si restringono, sostituiti da logiche di puro profitto. L'aumento indiscriminato dei parcheggi a pagamento, unito alla carenza di alternative sicure ed efficienti e alla mancanza di servizi adeguati, sta erodendo la vivibilità quotidiana.
Mentre si moltiplicano le aree a pagamento e le tariffe diventano più onerose, i cittadini si sentono sempre più estranei nella propria città, costretti a pagare un prezzo sempre più alto – non solo in euro, ma anche in termini di sicurezza e qualità della vita – per il semplice diritto di muoversi e sostare. Cagliari rischia di non essere più "a misura di residente", ma solo a misura di portafoglio.