Ancora una volta, i tribunali italiani fanno da argine alle pretese unilaterali delle compagnie aeree. È quanto accaduto nei giorni scorsi al Giudice di Pace di Sassari, dove ItaliaRimborso, società specializzata nella tutela dei passeggeri aerei, ha ottenuto due sentenze favorevoli contro Ryanair per i disagi patiti su un volo Alghero-Napoli del 13 aprile 2023.
Il volo FR1661, secondo quanto accertato in giudizio, subì un ritardo superiore alle quattro ore, oltre il limite che consente l’applicazione delle tutele previste dal Regolamento Europeo CE 261/2004. Per entrambe le vertenze presentate, il giudice ha riconosciuto ai viaggiatori il diritto a una compensazione pecuniaria pari a 250 euro ciascuno.
Ma il cuore delle pronunce non riguarda solo il risarcimento, quanto piuttosto il principio riaffermato con chiarezza dal giudice: la clausola con cui Ryanair pretendeva di subordinare ogni richiesta risarcitoria alla previa attivazione di una procedura interna di reclamo è stata dichiarata nulla. Clausola vessatoria, secondo il magistrato, poiché contraria ai principi sanciti dal Codice del Consumo e lesiva del diritto costituzionale di ogni cittadino ad agire in giudizio per la tutela dei propri diritti.
«Queste due sentenze rappresentano un’ulteriore conferma dell’impegno di ItaliaRimborso a tutela dei viaggiatori», fanno sapere dalla società. «Ancora una volta i tribunali italiani affermano che il diritto alla compensazione pecuniaria è pienamente esigibile, e che nessuna compagnia può ostacolare l’accesso alla giustizia con clausole contrattuali arbitrarie».
ItaliaRimborso invita dunque i viaggiatori che si trovassero in situazioni analoghe a far valere i propri diritti. E i giudici, ancora una volta, hanno mostrato di non essere disposti a tollerare la pretesa delle compagnie di sottrarsi alle responsabilità che la legge europea impone.