Alghero: Mulas interroga il sindaco sul Teatro Civico, “vogliamo sapere se è sicuro”

Il Teatro Civico di Alghero torna sotto i riflettori, ma non per uno spettacolo in scena. A richiamare l’attenzione è il consigliere comunale Christian Mulas, presidente della Commissione Consiliare Sanità, che ha protocollato un’interrogazione diretta al sindaco Raimondo Cacciotto, al presidente del consiglio e alla giunta. La domanda è secca, di quelle che non tollerano ambiguità: “Il Teatro Civico è conforme alle normative vigenti in materia di sicurezza?”

Non è una domanda buttata lì. A far riemergere il caso è stato un nuovo infortunio accaduto nei giorni scorsi: un giovane addetto alla sicurezza è scivolato rovinosamente sui gradini del teatro, nello stesso punto dove nel 2017 perse la vita Raimonda Sole Marcialis, 45 anni, madre di famiglia. Il suo tragico incidente avvenne a causa di una caduta su scale giudicate fuori norma. Da allora, a quanto pare, i problemi strutturali non sono mai stati del tutto risolti.

Mulas, nella sua interrogazione, ricorda che “nel 2017 si verificò un grave incidente mortale a causa della non conformità dei gradini”, e che recentemente “un altro giovane, addetto alla sicurezza, è scivolato riportando traumi e contusioni”. Il consigliere chiede quindi al sindaco di riferire se sono stati effettuati interventi correttivi e se vi sia una certificazione di conformità alle normative di sicurezza, in particolare per quanto riguarda scale, uscite di sicurezza, illuminazione, impianto elettrico e accessi per disabili.

La richiesta è puntuale, ma anche politica: si chiede se siano stati coinvolti l’ASPRESAL, il Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, e se esista un piano di manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura.

Ma c’è di più: Mulas interroga anche sulla presenza di un addetto antincendio, sulla disponibilità di presidi salvavita e sulla formazione del personale in materia di sicurezza, emergenze e primo soccorso. Domande che suonano come colpi secchi nel silenzio dell’aula consiliare. Perché la sicurezza non è uno spettacolo. E se lo spettacolo deve andare avanti, almeno lo si faccia in un teatro che non sia una trappola.

Chi oggi siede tra quelle poltrone rosse, chi scende quelle scale anguste, chi accompagna un bambino a vedere la recita della scuola, ha il diritto di sapere se quei gradini sono sicuri. Dopo otto anni, non si può più accettare il “non lo sapevamo” come alibi. La manutenzione non è una medaglia da appuntarsi, è un dovere da assolvere. Sempre.

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