Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sostituzione di persona e gravi irregolarità in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Sono queste le contestazioni emerse a conclusione di due distinte attività di controllo e indagine condotte dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Sassari e dai militari della Compagnia di Bonorva, nell’ambito di un’intensificazione delle verifiche presso aziende agricole che impiegano manodopera extracomunitaria.
Nel primo caso, a seguito di un'attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Sassari, i Carabinieri hanno individuato un cittadino di origine straniera accusato di aver aggirato i meccanismi previsti dal Decreto Flussi stagionali. Secondo gli accertamenti, l’uomo avrebbe presentato false richieste di nulla osta per lavoro subordinato presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione di Sassari, utilizzando i dati personali di un ignaro imprenditore agricolo titolare di un’azienda della provincia.
Le richieste fraudolente, inserite tramite l’applicativo SPI 2.0 del Ministero dell’Interno, riguardavano l’ingresso in Italia di tre cittadini extracomunitari provenienti da uno stato dell’Asia meridionale, in cambio – si ipotizza – del versamento di ingenti somme da parte dei richiedenti. Per questi fatti, l'indagato è stato ritenuto responsabile di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina (ai sensi dell’art. 12, comma 1 del D.Lgs. 286/1998) e sostituzione di persona (art. 494 c.p.).
Parallelamente, in un altro intervento presso un’azienda agricola sempre nel territorio della provincia di Sassari, i Carabinieri hanno riscontrato gravi condizioni abitative in cui erano costretti a vivere tre lavoratori asiatici: alloggi fatiscenti, privi dei requisiti minimi previsti dalla normativa in materia di sicurezza e salubrità. In conseguenza di quanto rilevato, è stato adottato nei confronti del datore di lavoro un provvedimento di prescrizione per il ripristino della conformità strutturale e comminata un’ammenda di 1.700 euro, con contestuale segnalazione alla Procura della Repubblica di Sassari per gli ulteriori profili di responsabilità.
Le attività si inseriscono nel piano di controllo permanente attuato dal Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro, che attraverso i Nuclei Ispettorato e in coordinamento con le articolazioni territoriali dell’Arma, opera per contrastare lo sfruttamento della manodopera, tutelare i lavoratori e garantire il rispetto delle normative in ambito giuslavoristico.
Si ricorda che gli indagati non possono essere considerati colpevoli fino a condanna definitiva, come previsto dal principio di presunzione di innocenza.