Pecorino Romano, Tore Piana (Centro Studi Agricoli): “No all’estensione delle razze. Difendiamo la tipicità sarda”

Una posizione netta, ribadita con fermezza. Tore Piana, presidente del Centro Studi Agricoli, interviene sulle ultime decisioni del Consorzio del Pecorino Romano in merito all’estensione delle razze ovine ammesse nella produzione della DOP. “Siamo contrari all’inserimento di latte prodotto da razze come Assaf e Lacaune. La tipicità del Pecorino Romano va tutelata e garantita con il latte della Pecora Sarda e della Nera di Arbus”, afferma.

Piana riconosce all’assessore regionale all’Agricoltura Gianfranco Satta il merito di aver assunto una posizione chiara sul tema: “Siamo spesso critici con l’assessore, ma in questo caso ha fatto bene e va detto”. Il Centro Studi Agricoli ribadisce la propria linea, sostenuta da anni anche in sedi pubbliche: “Nel 2022 il Consorzio deliberò che in Sardegna si dovesse produrre Pecorino Romano solo da razze autoctone, dando sette anni di tempo per l’adeguamento. Una scelta giusta, che oggi rischia di essere indebolita”.

Il timore è che l’allargamento alle razze non tipiche possa avere un impatto negativo sul prezzo del latte ovino e sulla tenuta dell’intero comparto agropastorale: “Più si diluisce l’identità, più si espone il prodotto alla concorrenza e al ribasso. La Regione deve investire nella genetica della Pecora Sarda e favorire il ricambio generazionale. L’età media degli allevatori è troppo alta e il settore non attrae più i giovani”.

Piana non si limita alla denuncia, ma rilancia anche quattro proposte: la revisione delle agenzie agricole sarde (Agris, Argea, Laore), un piano di sburocratizzazione, un programma di rilancio dell’agricoltura sarda e una misura per l’acquisto agevolato di terreni agricoli da parte dei giovani, mutuata dal modello Ismea ma adattata alla realtà isolana con il supporto della Sfirs.

“Chi alleva razze diverse può farlo liberamente, ma il latte non deve finire nei formaggi DOP”, chiarisce ancora Piana. “Chi lavora seriamente va tutelato, il nostro impegno prosegue, anche se spesso inascoltati. Ma ci stiamo facendo sentire”.

Il presidente sarà a Nuoro il 22 maggio (Hotel Sandalia, ore 18.30) e a Ottana il 26 per incontrare allevatori e agricoltori. Sul tavolo, anche i pagamenti in ritardo della PAC e i bandi ancora sospesi: “Serve un cambio di passo, non solo parole. La pastorizia sarda non può più aspettare”.

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