Giovedì 22 maggio, alle 12, l’auditorium dell’edificio 2 del Parco scientifico e tecnologico - loc. Piscinamanna, Pula (CA) - ospita la
conferenza stampa di presentazione del programma di prevenzione medica e ricerca SardGen. Ai lavori intervengono Carmen
Atzori (direttrice generale Sardegna Ricerche), gli assessori regionali alla Programmazione e alla Sanità, Giuseppe Meloni e
Armando Bartolazzi, Gavino Mariotti (rettore Università Sassari). Gianluca Cadeddu (program manager, e.Ins). Francesco Cucca
(genetista, responsabile scientifico SardGen).
L’atto di indirizzo. Il 17 aprile scorso la Giunta regionale ha approvato un atto di indirizzo per la realizzazione della Biobanca Sarda,
infrastruttura pubblica di rilevanza strategica per il rafforzamento della medicina preventiva, della ricerca scientifica e del
trasferimento tecnologico nel settore biomedico.
L’iniziativa è cofinanziata tramite fondi PNNR dall’Unione Europea - Next Generation EU (progetto E.ins: Ecosystem of Innovation
For Next Generation Sardinia. Spoke 01) e dalla Regione Sardegna attraverso il progetto “Genes for health” volto a rafforzare
l’iniziativa di ricerca.
La Biobanca sarà insediata al Parco scientifico e tecnologico sito nel comune di Pula, in attuazione degli indirizzi della giunta
regionale, e sarà un'infrastruttura all'avanguardia per raccolta, conservazione e analisi di campioni biologici, essenziale per
promuovere la prevenzione delle patologie e la personalizzazione delle cure. La Biobanca ospiterà attività di ricerca e sviluppo per
la messa a punto di nuovi farmaci fondate su analisi genomiche e immunologiche approfondite. I dati genetici raccolti con le attività
progettuali, e con un'utilità clinica accertata e validata per la diagnosi e prevenzione di malattia, potranno essere messi a
disposizione del sistema sanitario regionale per un utilizzo in linea con il consenso libero, specifico e informato espresso dai
candidati partecipanti al progetto. Il programma ha per bersaglio lo sviluppo di farmaci mirati ed efficaci, utili per patologie
autoimmuni ed ematologiche, molto diffuse in Sardegna. Progressi che contribuiranno a potenziare la medicina preventiva e a
ridurre i costi sanitari. I benefici per la popolazione si tradurranno in una salute migliore con una qualità della vita superiore e un
aumento dell'aspettativa di vita in salute. La medicina preventiva apporta benefici immediati che deriveranno dall'esecuzione di
una batteria di analisi biochimiche condotte grazie al coinvolgimento delle tre principali aziende ospedaliere della Sardegna su circa
50 parametri di salute e una raccolta di informazioni su stile di vita e fattori ambientali per un check-up medico approfondito.