Caro energia, la Sardegna maglia nera per il costo della bolletta elettrica: +14% rispetto alla media nazionale


Il 2024 si è chiuso con un dato poco lusinghiero per la Sardegna: l’isola si conferma al primo posto nella classifica delle regioni italiane con i costi energetici più elevati. Una spesa media annua di 903 euro per famiglia, con un consumo pari a 2.677 kWh, ha segnato un aumento del 14% rispetto alla media nazionale. A rilevarlo è il report di Facile.it, che mette in luce le differenze territoriali nei consumi e nei costi dell’energia elettrica.

L'anomalia sarda trova una spiegazione nei limiti strutturali del sistema energetico regionale. L’assenza diffusa della rete di gas metano, una peculiarità che ancora grava sull'isola, costringe le famiglie a ricorrere a dispositivi elettrici per il riscaldamento domestico, con un impatto significativo sulla spesa. Una condizione che penalizza la Sardegna rispetto al resto del Paese, dove il gas metano rappresenta una soluzione più economica e sostenibile per il riscaldamento domestico.

A livello nazionale, la Sicilia segue la Sardegna nella classifica delle bollette più care, con una spesa media di 848 euro e un consumo di 2.445 kWh. Il Veneto chiude il podio, con un esborso di 833 euro annui e un consumo medio di 2.386 kWh.

Le prospettive per il 2025 non sono rassicuranti. “Già dal secondo semestre dello scorso anno i prezzi delle materie prime sono tornati a crescere, e il nuovo anno si è aperto con valori allarmanti. Se questa tendenza proseguirà, le tariffe potrebbero subire ulteriori rincari” – avvertono gli analisti di Facile.it. L’incertezza geopolitica e le dinamiche del mercato energetico internazionale incidono direttamente sui costi, rendendo imprescindibile una valutazione attenta del fornitore da parte dei consumatori che operano nel mercato libero.

La questione energetica in Sardegna resta dunque un nodo irrisolto, che impone una riflessione più ampia sulle politiche energetiche regionali e nazionali. L’isola, già penalizzata dalla condizione di insularità, continua a scontare un ritardo infrastrutturale che grava su famiglie e imprese, rendendo urgente una strategia che garantisca costi più equi e sostenibili.

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