Dorgali, Strada 125: Una vita spezzata all'alba

  È l'alba, una di quelle albe che dipingono il cielo di un rosso pallido, quasi timido. Le strade sono deserte, il silenzio è rotto solo dal rumore lontano del mare che si infrange contro le rocce. È in questo scenario che Giuseppe Gometz, un uomo di 39 anni, corre con la sua moto sulla Strada Statale 125, di ritorno da Cala Gonone. Giuseppe è un uomo come tanti, con i suoi sogni e le sue speranze.

  Forse sta pensando alla sua giornata, forse è immerso nei suoi pensieri. Ma la strada è insidiosa, una curva maledetta, un attimo di distrazione. Alle 5.30, la moto sfreccia, perde il controllo, e in un istante si schianta contro il cartello d'ingresso di Dorgali. Il suono dello schianto rompe il silenzio dell'alba, un rumore sordo che risuona nelle prime luci del giorno. I primi a intervenire sono i soccorritori, pronti a strappare Giuseppe dalle braccia della morte. Arriva l'ambulanza, i medici si affannano, ma il destino ha già scritto il suo verdetto. 

  Non c'è niente da fare, la vita di Giuseppe si è spenta su quella strada. I carabinieri giungono sul posto, mettono in sicurezza l'area, iniziano le indagini. Ogni dettaglio viene esaminato, ogni traccia analizzata. Ma la verità è che niente potrà riportare indietro Giuseppe. La notizia si diffonde rapidamente, come un'onda che travolge tutto al suo passaggio. Dorgali si risveglia con il peso di una tragedia, un altro nome che si aggiunge alla lista delle vittime della strada. Giuseppe Gometz, 39 anni. Un nome, una vita, un sogno infranto. 

  Le luci dell'alba continuano a illuminare la Strada Statale 125, ma per Giuseppe quella luce si è spenta per sempre. I volti dei soccorritori, segnati dalla fatica e dalla tristezza, raccontano una storia che si ripete troppo spesso. La sicurezza stradale, una battaglia continua, una speranza che ogni giorno si rinnova, e che ogni giorno viene messa alla prova. E mentre il giorno avanza, Dorgali si stringe nel suo dolore, cercando di trovare un senso a una perdita così improvvisa, così crudele.

Cronaca

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