Ricordi luminosi: Il passaggio della cometa di Halley

  Avevo undici anni nel 1986, quando la cometa di Halley solcò i cieli sopra l'Italia, regalando a chi, come me, ebbe la fortuna di osservarla, un ricordo indelebile. Questo evento, un fenomeno che adoro definire in tale modo, si presentò ai miei occhi come una luminosa sfera distante, caratterizzata da un vivido bagliore bianco. La visione di quella "pallina" celeste rimase impressa nella mia memoria, un'immagine tanto affascinante quanto misteriosa. 

  La cometa di Halley non è soltanto un corpo celeste che passa occasionalmente per i nostri cieli; è la prima cometa ad essere stata riconosciuta come periodica, ovvero in orbita regolare attorno al Sole. Fu l'astronomo inglese Edmond Halley a scoprire e a prevedere il ritorno di questa cometa vicino alla Terra ogni 76 anni, una scoperta che cambiò il nostro modo di comprendere l'universo e i suoi fenomeni. L'ultima apparizione della cometa di Halley, nel 1986, fu un evento di portata globale, osservato con interesse e meraviglia da milioni di persone in tutto il mondo. E mentre scrivo, non posso fare a meno di pensare che il prossimo appuntamento con questo straordinario visitatore dello spazio sarà nel 2061, quando passerà a una distanza di 147 milioni di chilometri da Giove. 

  La cometa di Halley è più di un semplice corpo celeste; è un simbolo della nostra ricerca di conoscenza e della nostra infinita curiosità verso l'universo che ci circonda. È un promemoria della nostra piccolezza di fronte all'immensità dello spazio, ma anche della nostra grande capacità di scoperta e comprensione. Aspettare il suo ritorno è come attendere un vecchio amico che torna a farci visita, portando con sé storie di lontani viaggi cosmici. Ogni passaggio della cometa di Halley è un momento di riflessione, un'opportunità per guardare al cielo e pensare a quante generazioni hanno alzato gli occhi per ammirare il suo passaggio. Per chi, come me, ha avuto la fortuna di vederla, resta il ricordo di una notte magica, di un momento in cui l'universo sembrava un po' più vicino. E per chi attende il suo ritorno, la promessa di un futuro in cui potremo ancora una volta condividere l'emozione di questo spettacolo celeste.

Cronaca

Al Ceas “Ali in viaggio”, laboratorio per bambini  sugli uccelli migratori
Il 10 maggio dalle 9:30 alle 12, in occasione della Giornata mondiale degli uccelli migratori, il CEAS Lago Baratz del Comune di Sassari, che svolge le sue attività didattiche nella Z.S.C. (Zone Speciale di Conservazione) ‘Lago Baratz-Porto Ferro’, propone il laboratorio didattico-creativo ‘Ali in viaggio’ dedicato all’avifauna migratoria. I partec...

Sardegna: lo scandalo dei fondi agricoli non spesi. Ruggiu (Centro Studi Agricoli): “Danni gravi per tutto il comparto. Ora paghi chi ha sbagliato”
«Quanto emerge dalla relazione tecnica allegata alla legge di stabilità regionale 2025 è gravissimo. A causa delle inefficienze dell’organismo pagatore ARGEA, la Sardegna non è riuscita a completare entro il 30 giugno 2024 il pagamento delle domande presentate nel 2023 per il PSR. Un errore tecnico, ma soprattutto politico, che ha impedito l’utiliz...

Lotta al caro vita: un terzo dei pensionati sardi non supera gli 800 euro mensili
Un’intera generazione ai margini della soglia di dignità. In Sardegna, circa un terzo dei pensionati vive con meno di 800 euro al mese. L’assegno pensionistico medio è più basso di 300 euro rispetto alla media nazionale. Questo dato allarmante è stato al centro dell’incontro "NOI su un percorso comune" organizzato a Caglia...