Porto Cervo si è rivelato l'epicentro di una tempesta estiva di paillettes e decibel. Una maestosa villa con piscina, incastonata tra le curve sinuose di questo angolo di paradiso, era diventata il ritrovo notturno per centinaia di giovani festaioli.
Non solo bellezze sarde e bellezze romane, ma anche prezzi salati: 50 euro per le ragazze, il doppio per i ragazzi. E tutto sotto il grande cappello dell'illegalità.
Le Fiamme Gialle del comando provinciale di Sassari, dopo attente indagini, hanno sbattuto la porta dell'immobile, trovando 40mila euro in contanti e un 27enne romano, testa pensante di queste notti da favola... o da incubo. Sembrava infatti un semplice rendezvous estivo, quelli tra amici del cuore, come descritto dall'organizzatore. Ma a quanto pare, "amico" aveva un prezzo. E, in alcuni casi, si pagava anche con il Pos.
L'organizzazione era quasi militaresca: inviti sfumati e discreti veicolati attraverso i social media, appuntamenti in luoghi nascosti, persino auto di lusso parcheggiate in angoli di terra nascosti alla vista. Quando nella notte del 19 agosto, la Guardia di Finanza ha fatto il suo ingresso, tutto era in pieno svolgimento, dalla musica alle luci scintillanti.
Tuttavia, al di là delle paillettes, c'era una realtà più cupa: niente autorizzazioni, niente sicurezza, niente rispetto. Una serata senza freni, ma anche senza regole. Agende manoscritte rinvenute nel luogo hanno rivelato dettagli degli appuntamenti e tracce di feste precedenti.
In un mondo dove tutto sembra ruotare attorno all'apparenza, questa vicenda serve da monito: non tutto ciò che luccica è oro. E a Porto Cervo, per una notte, la villa degli eccessi ha brillato troppo forte, attirando l'attenzione di chi, alla fine, ha spento la musica.