Omicidio a Quartucciu: Cabras, il rifiuto e la morsa della paura nella notte di follia e droga

  Nel corso del lungo interrogatorio tenutosi nelle scorse ore davanti al gip, Gabriele Cabras, il 19enne tratto in arresto per l’omicidio di Quartucciu, a Cagliari, ha confessato di aver strangolato Gabriele Pergola. Quando i carabinieri hanno rintracciato il ventenne, poco dopo la scoperta del cadavere nel B&b, Cabras vagava a piedi in stato confusionale per Sinnai, la sua città, con 600 euro addosso. All’interno della struttura ricettiva, prenotata su Booking, per ore Gabriele Pergola e Gabriele Cabras avrebbero fatto uso di sostanze stupefacenti, soprattutto crack e cocaina. 

  Si erano conosciuti da poco nel bar di proprietà della vittima e, avendo scoperto di fare entrambi uso di droghe, avevano deciso di organizzare una serata insieme. Al b&b erano arrivati a bordo di un taxi, dopo aver raggiunto l’abitazione di Pergola e aver preso in affitto la stanza. Si divertivano, nonostante il gran caldo rimanendo in pantaloncini. In questo contesto, in stato di alterazione psichica, Pergola avrebbe aggredito il giovane: secondo la confessione, la lite sarebbe scaturita da un rifiuto dopo alcune richieste sessuali esplicite. Cabras dice di aver reagito con violenza, afferrando un asciugamano e mettendoglielo al collo: Gabriele Pergola sarebbe riuscito a liberarsi, minacciando il diciannovenne. Gli avrebbe promesso di fargliela pagare, chiamando alcuni conoscenti e mettendo voci in giro sul suo conto. Una prospettiva che l’avrebbe spinto a strangolarlo, fino a fargli perdere i sensi. 

  Non sapeva, però, di averlo ucciso: credeva solo che fosse svenuto. Si sarebbe quindi allontanato dal b&b, prendendo anche il borsello della vittima, non, come era stato ipotizzato in un primo momento, per rubargli i soldi, circa 600 euro, ma per fare in modo che non avesse accesso al suo cellulare, con cui avrebbe potuto chiamare i suoi amici e metterli sulle sue tracce, come gli aveva intimato di voler fare. Sarà l’autopsia, affidata dalla pm Diana Lecca al medico legale Roberto Demontis, a fornire maggiori informazioni sul delitto. Nel frattempo, l’arresto di Gabriele Cabras è stato convalidato ed è stata confermata la custodia cautelare in carcere. Il suo legale, Giovanni Cabras, sta studiando la strategia difensiva. Gabriele Cabras, era stato anche raggiunto da un Daspo urbano disposto dal questore di Cagliari, in quanto a gennaio era stato coinvolto, assieme a due fratelli, in una rissa davanti a un locale a Quartu Sant'Elena, in cui un giovane era stato accoltellato.

Cronaca

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