A proposito delle parole del Ministro Giuseppe Valditara a seguito
della lettera inviata ai suoi studenti dalla DS del Liceo Scientifico Statale
“Leonardo da Vinci” di Firenze, Prof.ssa Annalisa Savino, noi sottoscritti
componenti del corpo docente e non docente del Liceo Classico Scientifico
Statale “Euclide” di Cagliari esprimiamo la nostra vicinanza alla
Professoressa, in riferimento alle ventilate “misure” che il Ministro
preannuncia “se l’atteggiamento dovesse persistere”.
Riteniamo infatti che l’invito a non soggiacere all’indifferenza, il
riconoscere la violenza come un disvalore e richiamare l’antifascismo
come dovere costituzionalmente imposto, contro ogni rigurgito che si
richiami al passato fascista, non possano essere assolutamente qualificati
come inopportune ingerenze politiche.
Risultano invece perfettamente in linea con le finalità ultime della scuola
e, in particolare, dell’insegnamento dell’Educazione Civica, recentemente
istituito come autonomo e trasversale.
In tal senso ci chiediamo cosa, nello
specifico, il Ministro abbia inteso come “improprio”, quale tipo di
“messaggio” pensa sia stato “lanciato” dalla Dirigente Scolastica e il
motivo del suo dispiacere nell’apprendere che tale lettera sia stata
indirizzata a studenti che pochi giorni prima hanno visto con i loro occhi, o
attraverso le immagini diffuse, una vile e violenta aggressione, la cui
natura non sfugge a chi non la voglia contro ogni evidenza occultare o
sminuire.
Se quanto scritto dalla Professoressa Savino è fare “politica”, noi
facciamo “politica” a scuola, nel senso più nobile del termine, e riteniamo
che sia nostro precipuo dovere formare cittadini educati ai valori della
democrazia, della tolleranza e dell’antifascismo.