21ª Tappa Tour de France: Van Aert trionfa sotto la pioggia, Pogacar è ancora Re di Francia

21ª e ultima frazione del tour de France 2025. Il belga vince in solitaria l'ultima tappa sui Champs-Élysées dopo lo scatto decisivo a Montmartre. Lo sloveno conquista il suo terzo Tour de France con 4'24" su Vingegaard.

Sotto la pioggia battente di Parigi, Wout van Aert scrive l'ultimo capitolo di un Tour de France che ha già il suo padrone. Il belga della Visma-Lease a Bike trionfa in solitaria sui Champs-Élysées al termine di una tappa rivoluzionaria che, per la prima volta nella storia moderna della Grande Boucle, non regala la passerella ai velocisti ma un finale al cardiopalma tra le salite di Montmartre. Quando la carovana del Tour lascia Mantes-la-Ville per l'ultimo atto della 112ª edizione, l'atmosfera è quella delle grandi occasioni. Tadej Pogacar indossa per l'ultima volta la maglia gialla di leader, matematicamente certo del successo dal momento in cui attraversa il traguardo al terzo passaggio del circuito parigino. È lì che i cronometri si fermano, la pioggia ha reso pericoloso l'asfalto e l'organizzazione decide di neutralizzare i tempi per la classifica generale. Ma la corsa per la vittoria di tappa continua, anzi si accende. Il campione sloveno della UAE Team Emirates XRG può finalmente correre libero dalla pressione della classifica generale. E lo dimostra quando, sui primi metri dello strappo di Montmartre nel penultimo passaggio, scatta con la naturalezza di chi sa di non avere più nulla da perdere. Van Aert gli si incolla alla ruota, poi seguono Jorgenson, Ballerini, Trentin e Mohoric. È il gruppo giusto per decidere una tappa che ha già regalato spettacolo nonostante le condizioni meteorologiche avverse. La pioggia non ferma la festa del ciclismo. Anzi, la rende più drammatica. Quando mancano poco più di sette chilometri al traguardo, sul terzo e ultimo passaggio della Butte de Montmartre, Pogacar forza ancora. Van Aert risponde colpo su colpo, poi incredibilmente passa al comando proprio mentre lo sloveno accusa il primo cedimento della giornata. È il momento che cambia tutto. Il belga capisce l'attimo, scatta e va via in solitaria mentre alle sue spalle Pogacar rallenta visibilmente. Non è una crisi atletica, è pura prudenza. Con il Tour già in tasca e l'asfalto che tradisce a ogni curva, il campione di Komenda preferisce gestire. Van Aert invece vola, passa davanti alla tribuna naturale del Sacré-Cœur stracolma di spettatori e imbocca gli ultimi chilometri con venti secondi di vantaggio sui suoi più immediati inseguitori.

La discesa verso gli Champs-Élysées diventa un monologo del belga, che aveva iniziato questo Tour con ambizioni di classifica generale per poi adattarsi al ruolo di gregario di lusso per Vingegaard. Oggi si prende la sua rivincita personale, taglia il traguardo con le braccia al cielo e un sorriso che vale una stagione intera. Alle sue spalle, a diciannove secondi, arriva Davide Ballerini che regala all'Italia un bel secondo posto davanti al sloveno Mohoric. Pogacar attraversa il traguardo quarto, con il braccio alzato di chi ha già vinto tutto quello che contava. Il suo terzo Tour de France è una sinfonia di dominio assoluto: ventuno tappe, sei vittorie personali, la conquista simultanea delle classifiche generale e scalatori (quella a punti va a Jonathan Milan, primo italiano a vincerla al Tour), una superiorità che ricorda i grandi campioni del passato. Il podio finale conferma una gerarchia cristallizzata già da giorni: Pogacar chiude con 4'24" su un Jonas Vingegaard che ha lottato fino all'ultimo metro disponibile ma non è mai riuscito a impensierire davvero lo sloveno. Sul gradino più basso del podio sale il tedesco Florian Lipowitz, vincitore della maglia bianca e terzo assoluto a 11 minuti dalla vetta. Questa edizione 2025 passerà alla storia per molti motivi: il ritorno del Tour a Parigi dopo l'interruzione olimpica, l'innovativo finale con Montmartre che ha regalato uno spettacolo inedito, ma soprattutto per l'affermazione definitiva di Pogacar come nuovo imperatore del ciclismo mondiale. A soli 26 anni, lo sloveno ha già eguagliato il numero di Tour vinti da Greg LeMond e si candida a riscrivere i record di questo sport. Van Aert può sorridere sotto la pioggia parigina, ha vinto la tappa più difficile da conquistare, quella che tutti sognano. Ma è Pogacar il vero protagonista di questa domenica di luglio, l'uomo che ha trasformato il Tour 2025 nel suo personale regno di Francia, dimostrando ancora una volta che nel ciclismo moderno esiste una categoria a parte: la sua. La Grande Boucle si chiude così, con la pioggia che bagna i Champs-Élysées ma non spegne la festa di uno sport che continua a regalare emozioni autentiche. Van Aert alza la sua bicicletta al cielo di Parigi, Pogacar stringe la maglia gialla per l'ultima volta di questa edizione. Il Tour 2025 è storia, e che storia!!!

Sport

Sfiora il podio la quartese Dalia Kaddari nei 200 metri alle Universiadi
?Quarto posto per la quartese Dalia Kaddari (Fiamme Oro) nei 200 metri delle Universiadi in corso a Bochum (Germania). L'atleta allenata da Fabrizio Fanni ha chiuso poco fa in 23.04 (+0.1) la finale vinta dall'altra azzurra Vittoria Fontana, 22.79, davanti alla svizzera Pointet e alla spagnola Caldera, 23.03. La sprinter sarda si è qualificata per ...