C’è un angolo di Sardegna dove le idee circolano libere, tra ulivi e sentieri immersi nel verde: è il Parco delle Arti di Molineddu, nel Comune di Ossi (SS). Qui, anche quest’anno, torna l’atteso appuntamento con i Piccoli cantieri di filosofia per non addetti ai lavori, giunto alla terza edizione. Un ciclo di incontri pensato non per accademici in toga, ma per chi ha voglia di fermarsi, farsi domande e lasciarsi provocare dal pensiero.
Dal 2 luglio, ogni mercoledì alle 21:00, il Parco si trasformerà in un salotto sotto le stelle, dove il Rinascimento sarà protagonista: Niccolò Machiavelli, Jean Bodin, Thomas More, Marsilio Ficino, Giovanni Pico della Mirandola, Niccolò Cusano, Michel de Montaigne, Niccolò Copernico, Johannes Kepler e Giordano Bruno torneranno a parlare, a discutere e a inquietare. Un coro di voci che ha cambiato il modo di guardare il mondo, e che oggi risuona più attuale che mai.
A guidare questo viaggio filosofico saranno dieci docenti provenienti dai licei della Sardegna: Luigi Canalis, Sara Strinna, Aurora Bayslak, Alessandra Melas, Ilario Fusaro, Cristiano Sabino, Roberta Soggia, Pasquale Lubinu, Antonello Nasone e Paolo Vodret. Voci diverse, unite dal desiderio di restituire al pubblico un pensiero vivo, che non si accontenta delle risposte facili.
L’evento, organizzato dall’Associazione Parco delle Arti di Molineddu con il patrocinio del Comune di Ossi e in collaborazione con la Società Filosofica Italiana – Sezione Universitaria di Sassari, è pensato come un invito a rallentare, a guardare oltre il quotidiano, a tornare a interrogarsi. Al termine di ogni incontro, un calice di vino offerto dalla Cantina Derudas e dalla Cantina Alba diventerà complice perfetto per prolungare le conversazioni in un’atmosfera conviviale.
Il Parco delle Arti non è nuovo a questa vocazione di crocevia culturale. Pochi giorni fa è stata inaugurata la 29ª edizione del Festival Arte Evento Creazione, dal titolo Peer to Peer - Corrispondenze Artistiche, curata da Ivo Serafino Fenu con la direzione artistica di Bruno Petretto. Un laboratorio a cielo aperto dove l’arte diventa incontro, scambio, processo continuo, e dove il pubblico smette di essere spettatore per diventare parte attiva.
Così Molineddu si conferma un luogo raro, dove arte, filosofia e paesaggio si intrecciano in un’esperienza che sa di libertà. I Piccoli cantieri di filosofia non sono solo un’occasione per “capire” i grandi pensatori, ma un invito a vivere il pensiero come un’avventura condivisa. Un esperimento di comunità che non ha nulla di accademico e tutto di umano.
In un’epoca che corre veloce e spesso dimentica di riflettere, questi incontri offrono la possibilità di fermarsi e ascoltare il respiro lungo delle idee. Perché, come sapevano bene Machiavelli e Bruno, le idee possono essere più sovversive di qualsiasi rivoluzione. E a Molineddu, ogni estate, la rivoluzione inizia con una domanda sotto un albero.