AMBURGO – L’estate culturale della città anseatica si tingerà di Sardegna grazie a due appuntamenti di rilievo organizzati con il supporto dell’Istituto Italiano di Cultura, della Cineteca di Bologna e del Centro Sardo Su Nuraghe. Due serate, due linguaggi differenti – il cinema e la memoria etnografica – per raccontare un’isola che cambia, ma che conserva le sue radici.
Il primo appuntamento è fissato per giovedì 3 luglio 2025, alle ore 19:00, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo. In programma la rassegna Visioni Sarde, con otto cortometraggi espressione del nuovo cinema isolano. Le opere selezionate spaziano tra i generi: dalla denuncia sociale alla poesia del quotidiano, dalla distopia alla riflessione sull’identità. Tutte in lingua italiana e sarda, sottotitolate in inglese, con l’obiettivo di portare in Europa una narrazione della Sardegna che sia autentica, ma anche universale.
I titoli in proiezione:
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Come siamo diventati di Christiano Pahler
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Fratelli di Matteo Manunta
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Il servo pastore non dorme di notte di Arianna Lodeserto
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Island for rent di Elio Turno Arthemalle e Salvatore Cubeddu
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Mio babbo è superman di Giovanni Maria D’Angelo
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S’ozzastru di Carolina Melis
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S 62 di Niccòlo Biressi
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Shakespeare in smoke di Francesco Cocco
La rassegna è promossa dalla Cineteca di Bologna con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione Sardegna Film Commission, della FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia) e con CinemaItaliano.info come media partner.
Il secondo appuntamento, giovedì 10 luglio 2025 alle ore 19:00, si svolgerà presso il MARKK – Museum am Rothenbaum – Kulturen und Künste der Welt. L’evento “Sardegna al MARKK”, organizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo e il Centro Sardo Su Nuraghe, sarà dedicato alla vita quotidiana e alle tradizioni sarde del Novecento.
Protagoniste saranno le fotografie della collezione sarda del MARKK, esposte nella sezione sperimentale Zwischenraum. Le immagini dialogheranno con le testimonianze dei sardi emigrati ad Amburgo, offrendo uno sguardo vivo su riti, superstizioni, trasporti e feste dell’isola. Un’occasione per riscoprire, attraverso nuovi contesti, la relazione tra oggetti del passato e memorie contemporanee.
A completare la serata sarà un incontro conviviale nel giardino estivo del museo, pensato come momento di confronto tra la comunità sarda all’estero e il pubblico tedesco.
Due appuntamenti da non perdere per chiunque, ad Amburgo, abbia ancora la Sardegna nel cuore.