Cagliari. Il mio racconto domenicale è oggi dedicato ad una favola che diventa incubo. Ha per tema la transizione energetica. Definita "green". Cioè verde. Basta energia dal carbone, dal petrolio, dal gas. Il sole e il vento ci daranno forza pulita per l'ambiente e per i nostri polmoni. Evviva! Ma è solo, purtroppo, un racconto onirico. Un sogno con eventi surreali. Perché quelle distese "green", orribili già oggi, campi fotovoltaici e giganteschi mulinelli (le pale eoliche) che si ergeranno sul territorio e sui nostri mari, fra qualche decennio saranno tutti inservibili. Perché avranno terminato la loro funzione. E chi li smantellerà? Chi bonificherà le nostre pianure, le nostre valli, le nostre colline, i mari della Sardegna? Nessuno. Semplicemente perché gli speculatori voraci di paesaggi terrestri e marini, molti dei quali di origine con capitali mafiosi, saranno introvabili. Manco fossero come i latitanti dei tempi del banditismo. Che, peraltro, alla fine sono stati quasi tutti assicurati alle patrie galere. In questo caso chi si è visto si è visto. Non ci sono capitali in sonno nelle banche per le bonifiche. L'inquinamento ambientale sarà il nuovo incubo. Come già oggi in alcuni isolati casi. Chi pagherà? Nessuno. O meglio, i cittadini sardi di quel futuro che non è lontano. Avremo altri mostri contaminanti, come le cattedrali nel deserto della chimica e della metallurgia. La favola si sarà trasformata in incubo. Buona domenica. Mario Guerrini.