Il 14 agosto di ogni anno, la città di Sassari si immerge in una tradizione che affonda le radici nei secoli passati. La Faradda dei Candelieri è un evento che va oltre il semplice spettacolo; è un atto di fede profonda che coinvolge l'intera comunità, unita nel portare i ceri lignei lungo le vie del centro storico. Questo rito culmina nella chiesa di Santa Maria di Betlem, in omaggio alla Madonna dormiente. La tradizione prevede che i portatori, con grande fatica, trasportino i candelieri attraverso un percorso che mette a dura prova la loro resistenza fisica.
Il 2 agosto, a Palazzo Ducale, è stata presentata l'edizione 2024 della Faradda, alla presenza del sindaco di Sassari Giuseppe Mascia, dell’assessora alla Cultura Nicoletta Puggioni, del dirigente Alberto Mura, del padre Salvatore Sanna, guardiano del Convento di Santa Maria di Betlem, del vescovo Gianfranco Saba, del presidente dell’Intergremio Fabio Madau e di Ilenia Troffa, rappresentante della direzione della casa circondariale "Giovanni Bacchiddu". Anche quest'anno, il voto non sarà sciolto all'interno della chiesa, ma all'esterno, in piazza Santa Maria, a causa dei lavori di consolidamento e restauro in corso.
I piccoli Candelieri daranno il via agli eventi il 4 agosto. Dalle 18, circa 300 bambini sfileranno con 20 mini ceri al ritmo dei tamburi. L'iniziativa, dedicata ai giovani aspiranti portatori e tamburini, partirà da piazza Sant'Antonio e seguirà il tradizionale percorso fino alla chiesa di Santa Maria di Betlem.
Venerdì 9 agosto, alle 17, si terrà la sfilata dei Candelieri Medi, un evento sentito e organizzato autonomamente dai giovani sassaresi. La sfilata partirà da largo Cavallotti e arriverà a piazza Santa Maria.
Lunedì 12 agosto, alle 20, in piazza Santa Caterina, si svolgerà la cerimonia di premiazione del Candeliere d'Oro, d'Argento e d'Oro Speciale, presentata dalla giornalista Rachele Falchi. Le domande per partecipare possono essere inviate fino al 9 agosto.
Martedì 13 agosto, la banda musicale "Luigi Canepa" terrà il tradizionale Concerto per i Candelieri, giunto alla sua XXV edizione, in piazza Santa Caterina alle 20.30.
Il 14 agosto, la festa inizia con la vestizione dei ceri votivi. Questa cerimonia, che segue un preciso rituale, avviene nelle sedi dei gremi o nelle case degli obrieri. Dalle 10, sarà possibile visitare le sedi dei gremi, indicate dai pieghevoli distribuiti dal Comune. La mattina, il sindaco accoglierà i Massai a Palazzo Ducale, per poi dirigersi a Palazzo di Città per la vestizione della bandiera.
Il momento più atteso è la discesa dei ceri, che parte alle 18 da piazza Castello. I candelieri scenderanno in un ordine preciso, attraversando il centro storico fino a piazza Santa Maria di Betlem, dove il voto sarà sciolto alla Madonna. Una volta terminata la cerimonia, i candelieri saranno custoditi nel chiostro fino all'Ottava, otto giorni dopo Ferragosto.
Le giornate precedenti alla Faradda sono animate dalle feste patronali dei Gremi e da iniziative musicali. Il Gremio dei Muratori celebra la Madonna degli Angeli il 2 agosto, mentre il Gremio dei Viandanti festeggia la Madonna del Buoncammino l'11 agosto. Vari eventi musicali sono organizzati dai diversi Gremi nelle piazze del centro storico.
Dal 1° agosto, nella biblioteca universitaria di piazza Fiume, è aperta la mostra "L'Arte celebra i Candelieri", visitabile fino al 31 agosto. Inoltre, l'8 agosto, nella Sala Duce di Palazzo Ducale, verrà inaugurata la mostra "A zent’anni. La Faradda vista da Palazzo di Città", che raccoglie memorie fotografiche di Salvatore Marras. La mostra sarà visitabile fino al 7 settembre.
Per promuovere la Festa dei Candelieri, sono stati stampati 20.000 pieghevoli distribuiti in città e nei principali centri dell'isola. La manifestazione è promossa a livello internazionale attraverso campagne sui social media e pubblicità sui maggiori quotidiani regionali e nazionali. Il sito internet candelierisassari.it è disponibile in diverse lingue per raggiungere un pubblico più ampio.
La Faradda risale alla seconda metà del XIII secolo, quando Sassari era sotto la dominazione pisana. Nei secoli XVI e XVII, a seguito delle pestilenze, i Gremi formularono un voto alla Vergine Assunta, offrendo grossi ceri di legno. Dal 2013, la festa è inserita nella lista del patrimonio culturale immateriale dell'Unesco, riconosciuta come bene immateriale patrimonio dell'umanità.
La Faradda di Sassari è un esempio vibrante di come la fede, la tradizione e la comunità possano fondersi in un evento unico che unisce generazioni e celebra la storia e la cultura di una città.