Renato Soru, in un incontro ad Alghero, ha tracciato la via per un radicale cambiamento nel sistema dei trasporti in Sardegna, sottolineando l'urgenza di ripensare non solo il modo di entrare e uscire dall'isola, ma anche di muoversi agevolmente all'interno delle sue città e tra i vari centri urbani.
"Sulla mobilità la Sardegna deve ripensarsi come piattaforma intermodale e non come sommatoria di servizi che non dialogano tra loro," ha dichiarato Soru, ponendo l'accento sulla necessità di un sistema di trasporto integrato e funzionale.
Ha criticato la gestione attuale dei treni, lamentando il mancato collaudo di quelli acquistati durante la giunta Cappellacci e ha espresso ottimismo riguardo ai 600 milioni di euro messi a disposizione dall'Europa per migliorare il trasporto su rotaia.
Soru ha poi posto l'accento sui centri intermodali, citando l'esempio di Sassari che, grazie alla sua posizione, può diventare un punto di riferimento per il trasporto nel nord ovest dell'isola. Ha sottolineato l'importanza di una maggiore collaborazione tra Arst e Trenitalia per garantire coincidenze efficienti e ha proposto l'introduzione di un servizio di bus più flessibile e adatto alle diverse esigenze della popolazione.
In merito ai trasporti pubblici per i turisti, Soru ha evidenziato la necessità di modernizzare i servizi di Arst, rendendoli più accessibili e flessibili, in particolare per i turisti che visitano l'isola nei mesi meno affollati.
La questione della continuità territoriale aerea è stata un altro punto fondamentale del suo intervento. Soru ha rimarcato come, a seguito delle scelte sbagliate delle precedenti giunte di centrodestra, si sia peggiorata la situazione per quanto riguarda i voli e i prezzi dei biglietti. Ha espresso la speranza di poter negoziare con l'Europa per garantire tariffe aeree contenute sia per i residenti che per i non residenti.
Sulla privatizzazione degli aeroporti, Soru si è espresso contro la gestione da parte di fondi d'investimento, sostenendo che i trasporti, come la sanità e la scuola, non possono essere gestiti in base al profitto.
Infine, ha affrontato la questione della continuità marittima per le merci, sottolineando l'importanza di avere un modello di trasporto che tuteli le esigenze dell'isola e di ripensare la scelta di abbandonare il ruolo di transhipment del Porto canale di Cagliari.
Le parole di Soru delineano un quadro di una Sardegna che necessita di un sistema di trasporti più efficiente e integrato, una visione che mette al centro l'accessibilità e la mobilità come diritti fondamentali per i cittadini e i visitatori dell'isola.