A Porto Torres, la libertà vigilata non è bastata a fermarlo. Un uomo, già sottoposto al divieto di avvicinamento e al controllo del braccialetto elettronico, è stato arrestato dai Carabinieri dopo aver continuato a perseguitare l’ex compagna e aver addirittura manomesso il dispositivo che doveva tenerlo a distanza.
Secondo gli accertamenti dei militari della Compagnia di Porto Torres, l’uomo avrebbe tormentato per mesi la donna e il suo nuovo compagno, con messaggi ossessivi e pedinamenti, anche sui social network. Per questo il giudice aveva disposto una misura cautelare con monitoraggio elettronico. Una fiducia mal riposta: invece di calmarsi, l’uomo ha ignorato le restrizioni e ha continuato a violare la legge.
I Carabinieri hanno documentato le infrazioni e segnalato tutto alla Procura di Sassari, che ha chiesto e ottenuto l’aggravamento della misura. Il giudice ha così ordinato la custodia cautelare in carcere. L’uomo è stato portato nel penitenziario di Bancali, dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Come sempre, vale la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva.
Resta però il dato di fatto: anche il miglior sistema di controllo elettronico serve a poco se manca il rispetto delle regole. E quando la tecnologia fallisce, restano i Carabinieri — a ricordare che la vera sicurezza non si misura a batterie, ma a prontezza d’intervento.