Una maratona, ma senza cronometri né podi. Corre per la pace la Cisl sarda, che da domani avvia otto tappe di incontri, preghiere e gesti simbolici in tutta l’isola. L’iniziativa si inserisce nella campagna nazionale promossa dalla segretaria confederale Daniela Fumarola, e ha il sapore delle cose semplici ma necessarie: fermarsi a riflettere, insieme, su una parola che si usa tanto e si pratica poco. La partenza è a Sassari, giovedì 30 ottobre, con un seminario sulla comunicazione non violenta nella sede del sindacato. Poi si prosegue: Tortolì, Sanluri, Oristano, Iglesias, Gallura, Cagliari, Nuoro. Ogni tappa un gesto, ogni gesto un segno: un ulivo piantato, una fiaccolata, una marcia. La conclusione sarà lunedì 10 novembre, al Nuraghe Losa di Abbasanta, dove si terrà una manifestazione regionale con delegazioni da tutta la Sardegna. Dopo un corteo e un girotondo simbolico attorno al monumento, i partecipanti si ritroveranno per un momento comune di riflessione all’interno della struttura.
«Sono otto tappe che compongono un cammino condiviso – spiega il segretario generale Pier Luigi Ledda – che si concluderà al Nuraghe Losa con una grande manifestazione regionale. La pace non è un dono scontato, ma una responsabilità condivisa».
La Cisl della Gallura pianterà ulivi a Olbia, Tempio, La Maddalena, Palau, Arzachena e in altri Comuni. A Sanluri si leggeranno testi per la pace, a Oristano verrà inaugurato il “Parco della Pace” con la messa a dimora di un ulivo, a Iglesias un incontro parlerà di coesione sociale insieme alla Pastorale del Lavoro. A Cagliari, il 7 novembre, la fiaccolata “Uniti sotto la bandiera della pace” illuminerà la scalinata di Bonaria. E a Nuoro, sabato 8 novembre, la marcia per la pace partirà dal Monte Ortobene.
Non solo parole. La Cisl ha avviato anche una raccolta fondi a favore della Croce Rossa Italiana, destinata alle popolazioni vittime delle guerre. «Vogliamo dare voce a una Sardegna che crede nella convivenza e nella solidarietà – aggiunge Ledda –. La pace si costruisce ogni giorno, con gesti concreti». Una corsa senza traguardo, quella della Cisl, ma forse proprio per questo più autentica: perché la pace, come la giustizia, è un cammino che non si vince. Si percorre.