Ferragosto è passato, per gli agricoltori sardi non è tempo di ferie ma di conti che non tornano. Il Centro Studi Agricoli, guidato da Tore Piana e dal vice Stefano Ruggiu, ha messo nero su bianco una richiesta precisa: riformare le tre agenzie agricole regionali – Argea, Laore e Agris – e accelerare sui pagamenti della PAC e del CSR.
“È arrivato il momento che la politica regionale prenda in carico seriamente questo tema e avvii finalmente una discussione concreta: non è più tollerabile che gli agricoltori e allevatori sardi paghino ogni anno i ritardi e l’inefficienza delle agenzie”, dichiarano Piana e Ruggiu.
Il punto più urgente: i soldi europei. Bruxelles ha già dato via libera alle anticipazioni del 70% della PAC 2025. Per il Centro Studi Agricoli non c’è discussione: vanno pagate dal 16 ottobre, senza rinvii.
Ma i problemi non finiscono ad Argea. Anche Laore viene accusata di ritardi nell’assistenza tecnica e nei programmi, aggravando la crisi di chi lavora nei campi e nelle stalle.
Il messaggio è chiaro: quest’anno niente sconti. “Se si ripeteranno i ritardi vergognosi degli scorsi anni – avvertono Piana e Ruggiu – il Centro Studi Agricoli guiderà manifestazioni di protesta in piazza in tutta la Sardegna. Il tempo delle attese è finito: ora servono fatti concreti, non promesse.”
In altre parole: i soldi ci sono, le scuse no.