Neanche il tempo di tirare il fiato dai roghi nelle campagne, che il fuoco torna ad affacciarsi in città. Stavolta non tra i cespugli secchi, ma sotto una carrozzeria: quella di una BMW bianca, divorata dalle fiamme poco dopo la mezzanotte tra il 28 e il 29 luglio, in via Asfodelo.
Un incendio improvviso, silenzioso all’inizio, ma bastano pochi secondi e l’aria si impregna dell’odore acre di plastica e lamiera arsa. I testimoni raccontano di aver avvertito un calore anomalo, poi l’odore, infine le fiamme. Nessuna esplosione, nessun allarme. Solo una sagoma che, nel buio della notte, prende fuoco.
Auto completamente distrutta. Resta ora da capire come abbia potuto prendere fuoco. Doloso? Accidentale? Un guasto improvviso o una mano anonima?
In una Sardegna che continua a bruciare da nord a sud, tra riserve naturali in fumo e campagne devastate, anche le città iniziano a tremare. L’estate, si sa, è stagione di incendi. Ma a tutto c’è un limite. E quando anche le auto parcheggiate nel centro urbano cominciano a trasformarsi in torce, forse è il caso di alzare la soglia d’attenzione.