Ad Alghero, tra un mojito e una canzone sparata a tutto volume, qualcuno ha scambiato la città per un gigantesco after. E così, mentre turisti e nottambuli ballavano, la Polizia si è mossa in silenzio.
Nel mirino una nota discoteca, dove non solo si ignoravano alcune regole di base, ma gli avventori uscivano come in processione direttamente sulla strada, rischiando di finire sotto un’auto. Risultato? Licenza sospesa e porte chiuse fino a quando non verranno messi a posto i conti con la legge.
Non è finita. Controlli anche nei Bed & Breakfast. Alcuni hanno dimenticato un dettaglio banale: registrare chi dorme. E, già che c’erano, pure le norme igieniche e fiscali erano state archiviate. Una struttura in centro è finita nei guai per mancate comunicazioni, tasse non pagate e stanze non proprio da copertina.
Poi è toccato ai bar piccoli. Quelli dove la musica la fanno i clienti con gli schiamazzi notturni. In diversi casi, oltre al chiasso, sono spuntate irregolarità sanitarie e amministrative. E per qualcuno è scattata la chiusura temporanea.
Morale? Dopo il giro di vite, la musica si è abbassata e i reclami dei residenti pure. Ma la Polizia avvisa: i controlli continueranno per tutta l’estate. Perché ad Alghero il divertimento va bene, purché non diventi anarchia.