Trecentomila dosi di vaccino stanno per arrivare in Sardegna. Lo hanno confermato l’assessore della Sanità, Armando Bartolazzi, e l’assessore dell’Agricoltura, Gianfranco Satta. La dermatite nodulare dei bovini preoccupa gli allevatori, ma la Regione si muove.
Il preparato, ha spiegato Bartolazzi, viene dal Sudafrica e dovrebbe arrivare nell’isola tra 10 e 15 giorni. «Il Ministero della Salute si è prontamente attivato per reperire il preparato che dovrebbe arrivare nell’isola nell’arco dei prossimi 10 - 15 giorni», ha detto.
Il piano vaccinale, già inviato al Ministero, prevede vaccinazioni obbligatorie in tutte le aziende, partendo dalle zone con focolai. «Il Servizio veterinario della Regione ha già preallertato le sedi territoriali delle Asl e l’intera macchina organizzativa è ormai delineata», ha spiegato Bartolazzi.
Non solo vaccini. Si pensa anche a una task force, una squadra operativa per gestire le emergenze sul campo. «Una vera e propria task force che, in stretto coordinamento con il Ministero e con l’Unione Europea, servirà a gestire le eventuali criticità e velocizzare le procedure di immunizzazione di massa», ha aggiunto Bartolazzi.
Sul fronte abbattimenti, la linea è cauta. «Stiamo esplorando tutte le possibilità consentite dalla normativa vigente che ci consentano di procedere con abbattimenti selettivi, in virtù delle peculiarità dei nostri allevamenti caratterizzati da dispersione e pascolo brado. Ma non possiamo decidere da soli, trattandosi di un’emergenza nazionale ed europea», ha sottolineato l’assessore.
Per smaltire i capi abbattuti, individuati due centri: uno nel Lazio, l’altro in Campania.
Sui ristori è intervenuto anche Satta. «Per quanto ci riguarda, abbiamo avviato un’interlocuzione col Ministero dell’Agricoltura per la messa a disposizione delle risorse in funzione del blocco della movimentazione dei capi», ha detto.
Satta ha spiegato che i capi abbattuti saranno risarciti dal Ministero della Salute secondo le tabelle ISMEA. E ha annunciato un intervento nel prossimo assestamento di bilancio. «Contestualmente, proporremo una norma nel prossimo assestamento di bilancio (previsto per metà luglio) per coprire i costi ipotizzati per il comparto zootecnico per 90 giorni di blocco, pari a 5 milioni di euro», ha precisato.
A margine, la voce degli allevatori. «Dall’incontro convocato oggi a Cagliari dall’assessore della Sanità, Armando Bartolazzi, per discutere della dermatite nodulare contagiosa dei bovini, registriamo passaggi di proposta interessanti e positivi sul piano della tempistica annunciata per l’avvio delle vaccinazioni, circa due settimane, sull’impegno a sostenere le maggiori spese degli allevatori che dovranno affrontare il blocco alla movimentazione dei capi e, soprattutto, sulla volontà nell’accogliere la nostra proposta, avanzata nei giorni scorsi, che prevede la costituzione di una task force», ha dichiarato Stefano Taras, presidente di Confagricoltura Sardegna.
Taras attende ora i fatti. «Ora ci aspettiamo che dalle buone proposte politiche si passi rapidamente all’azione, anche in sinergia con il Governo, e che la Regione ci tenga costantemente aggiornati con atti, provvedimenti, report e incontri periodici, affinché si possa raggiungere quanto prima il contenimento e l’eradicazione della dermatite dei bovini», ha concluso.